Un disco emergente di un giovane artista che ha alle spalle già una serie di esperienze importanti, quali ad esempio il festival di Sanremo come Corista di Giorgia, Attore e cantante nella Tosca di Lucio Dalla, e per finire il duetto nell’ultimo album di Fiorella Mannoia con il Brano “creature” scritto dallo stesso Antonio. “La parola è il mio album emergente. Un album di dieci tracce, dieci ‘canzoni’. Un lavoro discografico pop, inteso come popolare, ma che è molto lontano dal gusto mainstream contemporaneo. È un album dalle sonorità calde e dal sapore mediterraneo, dove musicalmente ho rimesso al centro la ricerca melodica ed armonica. Registrato in presa diretta senza sovra incisioni, a tutti gli effetti è un album acustico. Pianoforte, batteria jazz e contrabbasso, violoncello e chitarre esclusivamente acustiche. Un disco fatto per chi non ha fretta ed ha ancora voglia di fermarsi ad ascoltare” ha spiegato Carluccio. Il concetto base di questo disco è il valore che si danno alle parole, il loro peso, la loro importanza, mettendola al centro della canzone, attraverso uno stile romantico e nostalgico in cui domina il suono delle chitarre.
Il disco è stato anticipato dal singolo omonimo “La parola”: “La parola è il mezzo principale con cui conosciamo il mondo, ha una funzione sociale così potente da permetterci di comprendere il reale.
Ma tante e troppe sono le occasioni in cui non misuriamo il valore della Parola, senza dargli il giusto peso”. Il video del singolo è disponibile su You Tube con la partecipazione delle attrici Francesca di Vetta, Daria Apettiti, e Giulia Pasquini. L’Idea del video è quello di mettere in evidenza la necessita di comunicare ed interagire con un codice comune che sia universalmente riconosciuto. “Per questo - conclude l’artista- ho voluto raccontare questa mia canzone anche tramite la lingua dei segni proprio per far capire che La Parola è un mezzo prezioso e sotto qualsiasi forma deve essere rispettata”.
Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Ottobre 2020, 15:14
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