Pupo ricorda Battiato : «I nostri mondi musicali erano opposti ma ci stimavamo molto. Adesso c'è un grande vuoto» ESCLUSIVA

Pupo ricorda Battiato : «I nostri mondi musicali erano opposti ma ci stimavamo molto. Adesso c'è un grande vuoto» ESCLUSIVA

di Pupo

La prima volta che incontrai Franco Battiato fu a Venezia. Era il 1981 ed io ero in Laguna, oltre che per giocare a chemin-de-fer al Casinò, per ritirare la Gondola d’oro. Lo stesso anno c’era anche Battiato. Lui era un giovane cantautore, alternativo e promettente, io ero già un cantante pop molto affermato. Ricordo che ci salutammo appena.

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A quei tempi, le discriminazioni artistiche e musicali, erano più sentite. In quell’occasione Battiato lanciò “Bandiera bianca”, uno dei suoi più grandi successi ed io, dopo il grande successo di “Su di noi” che mi consentì appunto di vincere la Gondola d’oro di quell’anno, un premio pulito, senza trucchi, che veniva assegnato, secondo i dati di vendita della SIAE, al cantante che nel corso dell’anno aveva venduto di più, lanciai il mio nuovo singolo, “Lo devo solo a te”.

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Le sue parole

L’anno dopo, sarebbe stato Franco Battiato a vincere la prestigiosa Gondola d’oro. Un vero passaggio di consegne, ultimo e definitivo perché, dopo 1982, la manifestazione si spostò a Riva del Garda e non si chiamò più Gondola d’oro, ma Vela d’oro. Da quella volta, per molti anni le nostre strade non si incrociarono più. Un giorno poi, il mio amico Marco Massini, un giovane del mio stesso paese che faceva il fornaio e che io avevo strappato al suo destino infarinato, assumendolo come mio autista e road manager, dopo aver lavorato con me per una decina d’anni, cominciò a collaborare con alcuni cantautori italiani.

Prima De André e poi appunto, Franco Battiato. Fu proprio quando Massini lavorava con lui che ci rivedemmo. Fu in occasione di un concerto di capodanno in piazza al sud. Ci parlammo e capimmo che, nonostante i nostri mondi musicali fossero opposti, ci stimavamo e ci stavamo pure simpatici. La scomparsa di Franco Battiato lascia un grande vuoto, non solo nel mondo della canzone, ma anche in quello della poesia e della cultura popolare. Se dovessi scegliere un brano tra i suoi, quello che ho amato di più è "La cura".

Chiudo dicendo che un giorno, grazie ad una sua fugace apparizione con la Nazionale Cantanti allo Stadio Meazza, giocammo per qualche minuto insieme a calcio. Anche se lui era negato, non toccò palla ed uscì dopo pochi minuti!


Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Maggio 2021, 19:02
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