Wes Anderson vince agli Oscar, il regista riesce nell'impresa dopo 22 anni e 8 nomination: il suo corto è l'unico prodotto Netflix premiato

Wes Anderson ha vinto il suo primo Oscar per il cortometraggio «The Wonderful Story of Henry Sugar», adattamento della storia di Roald Dahl con Benedict Cumberbatch

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di Redazione web

Successo clamoroso per Oppenheimer e Povere creature! Amaro in bocca per il regista italiano Matteo Garron con Io Capitano. Ma la scorsa notte un regista di fama mondiale è finalmente riuscito ad entrare nella leggenda del cinema.

Wes Anderson ha vinto il suo primo Oscar per il cortometraggio «The Wonderful Story of Henry Sugar», adattamento della storia di Roald Dahl con Benedict Cumberbatch.

In precedenza ha ottenuto otto nomination per lungometraggi rimasti nella storia del Cinema come Grand Budapest Hotel, L'isola dei cani e The Royal Tenenbaums. Ma dopo 22 anni, il regista statunitense, originario di Houston, è finalmente riuscito a portatrsi a casa la tanto attesa statuetetta d'oro.

Il ritorno del «vero» Wes Anderson

Già con l'ultimo Asteroid City, Anderson aveva dimostrato di essere tornato quello di un tempo - meno innamorato di se stesso e delle sue tecniche. Lo dimostrano i recenti cortometraggi realizzati per Netflix e tratti dai racconti di Roald Dahl (scrittore che già per lui era stato fonte d'inspirazione e punto di riferimento per Fantastic Mr. Fox), aveva trovato una chiave per armonizzare forma e contenuto. Un ritorno al passat oche non è sfuggito all'Academy

Finora, nel corso della sua carriera Wes Anderson aveva ricevuto sette candidature all'Oscar: nel 2002 per la sceneggiatura di I Tenenbaum, nel 2010 come miglior film animato per Fantastic Mr. Fox, nel 2015 una tripla nomination - film, sceneggiatura e regia - per Grand Budapest Hotel, e nel 2019 di nuovo nella categoria animazione per L'isola dei cani.

Agli Oscar 2024 Anderson ne ha ricevuta un'ottava candidatura, questa volta nella categoria dei cortometraggi, e nello specifico con La meravigliosa storia di Henry Sugar, che dei quattro corti tratti da Dahl disponibili su Netflix è il più lungo e il più ardito, nonché quello che è stato presentato in prima mondiale al Festival di Venezia 2023, in occasione del conferimento al suo autore del Premio Cartier Glory to the Filmmaker.

La storia con l'incredibile interpretazione di Benedict Cumberbatch - ma anche quelle di Ralph Fiennes, Dev Patel, Ben Kingsley, Richard Ayoade e David Gant, Anderson - ha finalmente portato alla vittoria il regista classe 1969.
Quello per La meravigliosa storia di Henry Sugar è anche l'unico Oscar andato in questa edizione 2024 degli Academy Awards a un film targato Netflix.


 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Marzo 2024, 16:39
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