J.K. Rowling, la mamma di Harry Potter non fa pace con Daniel Radcliffe ed Emma Watson: «Sono andati contro i diritti delle donne»

Dopo le polemiche nate riguardo all'ultima legge emanata sul Regno Unito, l'autrice ha deciso di non rimanere in silenzio

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di Serena De Santis

J.K. Rowling non arretra di un passo. L'autrice di Harry Potter, nonostante le ultime polemiche, ha ribadito ancora una volta la sua posizione transfobica, sottolineando con dei post pubblicati mercoledì 10 aprile su X cosa vuol dire per lei essere donna. Ad andare contro a questo punto di vista sono stati diversi membri del cast del film della saga, tra cui Daniel Radcliffe ed Emma Watson, che hanno espresso la loro opinione contraria alle parole della scrittrice.

Tuttavia, Rowling ha deciso di non rimanere in silenzio riguardo alla loro decisione, arrivando a dichiarare che non è certa se li perdonerà in merito alla loro presa di posizione. Quindi, per il momento non c'è aria di pace tra la mamma di Harry Potter e gli attori che hanno dato vita ai suoi personaggi.

Cosa è successo

Tutto è iniziato da un post pubblicato da Rowling relativo alla pubblicazione di una nuova legge sul trattamento gender nel Regno Unito, secondo cui le persone che non rispetteranno il sesso identificativo della persona rischieranno anche una grave pena, come il carcere. Da allora, la scrittrice non ha smesso di pubblicare sul proprio account X una serie di post che ribadivano la propria posizione, che ha fatto riaccendere anche il dibattito tra lei e i due interpreti di Harry Potter e Hermione Grenger: Daniel Radcliffe ed Emma Watson.

Come ha riportato The Express, la scintilla si è riaccesa in merito alla pubblicazione dello studio della pediatra Hilary Cass, che sostiene che agli adolescenti in Gran Bretagna sia stato permesso di cambiare il proprio genere sulla base di "prove deboli", senza approfondire realmente i motivi psicologici legati alla scelta del loro cambiamento di identità.

Così Rowling si è fatta sentire con un post pubblicato su X (ex Twitter) in cui dice: «Migliaia di persone sono complici, non solo medici, ma anche i portavoce delle celebrità, i media indiscussi e le aziende cliniche».

 

La "frecciatina" a Daniel Radcliffe ed Emma Watson

Un post quello dell'autrice che non è passato inosservato agli utenti, che hanno letto la pubblicazione come un riferimento alle posizioni di Daniel Radcliffe ed Emma Watson, che si sono sempre dichiarati contro al pensiero della "mamma" di Harry Potter. Quando la scrittrice ha iniziato a pubblicare la sue idee riguardo al cambiamento di genere, infatti, sono stati diversi i membri del cast che si sono allontanati dal suo pensiero. Ad esempio Radcliffe ha dichiarato alla stampa: «Ho sentito il bisogno di dichiarare la mia opposizione perché, dopo aver finito Harry Potter, ho incontrato tanti fan queer e trans che si sono identificati con il fantasy. Non potevo lasciarli soli».

A seguito di questi tweet, sono stati diversi gli utenti che hanno domandato a Rowling se avrebbe mai perdonato i suoi Harry e Hermione per essersi scontrati con lei sulla questione. Lei ha risposto che non ne è così sicura. «Le celebrità che hanno aderito a un movimento intento a erodere i diritti conquistati a fatica delle donne – ha scritto in un altro tweet -. O che hanno usato le loro piattaforme per sostenere la transizione dei minori, possono anche risparmiare le loro scuse alle detransizioniste traumatizzate e alle donne vulnerabili che fanno affidamento su spazi per sesso singolo».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Aprile 2024, 15:56
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