Forever Young, il nuovo film di Fausto Brizzi:
"Gli eterni giovani sono i nuovi mostri"

Forever Young, il nuovo film di Fausto Brizzi: ​"Gli eterni giovani sono i nuovi mostri"

di Michela Greco
ROMA - «Tentiamo tutti, fino alla fine, di fare i giovani. Non ci sono più le zie e nemmeno nonni, anzi i nonni si sono proprio estinti, perché oggi vanno a rimorchiare. Mia nonna mi faceva le marmellate fatte in casa e aveva l'età che ha oggi la Ferilli, che nel mio film rimorchia eccome».





Sconquassi generazionali e lotte contro l'età che avanza: è di questo che racconterà Forever Young, la nuova commedia di Fausto Brizzi che arriverà nelle sale a marzo 2016 ed è stata presentata al Ciné di Riccione.



Brizzi, qual è l'identikit del "Forever young"?

«Basta guardarsi intorno per capirlo. Siamo circondati: si inizia già a 30 anni indossando le magliette dei supereroi o facendosi qualche ritocchino da un chirurgo. Pensiamo poi alla nostra classe politica: alcuni tentano di rimanere gagliardi anche a 80 anni».



Che personaggi ha scelto per rappresentare questo fenomeno?

«C'è Sabrina Ferilli nei panni di una cougar che nella notte va in cerca di ventenni; c'è Lillo che fa il dj di mezza età, un mestiere giovane per eccellenza in cui se hai 50 anni hai problemi a essere sintonizzato con la gioventù; c'è Teo Teocoli che interpreta un avvocato di 70 anni che si allena come se dovesse fare le Olimpiadi, rischiando continuamente coccoloni e facendo subire angherie a suo genero Stefano Fresi, che ha la metà dei suoi anni ma il doppio dei suoi chili. Infine c'è Fabrizio Bentivoglio, un 50enne che convive con una 22enne ma la tradisce con una signora di 53 anni: insieme fanno cose trasgressive come le tagliatelle fatte in casa...».



Si sente un po' parte anche lei dei Forever Young?

«Proprio perché penso di far parte della categoria mi sento autorizzato a prenderli in giro pesantemente. Questa sarà una commedia molto cattiva: forse è la prima commedia sociale che faccio, fortemente ambientata nell'Italia di oggi. Ho sempre fatto commedie romantiche col lieto fine, ma stavolta non c'è nessun lieto fine».



Il titolo del film è di nuovo quello di una canzone degli Alphaville...

«...che ovviamente sarà nella colonna sonora, che prevede un mix di canzoni di oggi e di revival. Nella trama di Bentivoglio, a lui manca la sintonia con la sua giovane fidanzata anche da un punto di vista musicale: lei gli spiega chi è Fedez e lui le spiega chi sono i Duran Duran».



Dopo tanti film corali, ci sono altri attori che ha il desiderio di dirigere?

«Sì, alcuni big della commedia italiana, ma di solito si fanno i film da soli. Sarebbe bello dirigere Verdone, o Aldo, Giovanni e Giacomo, o Leonardo Pieraccioni. Curiosamente non ho mai diretto nemmeno Christian De Sica, che amo e per cui ho scritto tanti film».
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Luglio 2015, 11:03
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