Fabio De Luigi, un “mammo” tutto da ridere: «Oggi i genitori sono interscambiabili»

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di Michela Greco
 Fabio De Luigi, un mammo tutto da ridere. In Ti presento Sofia, pochi mesi fa, l'attore interpretava un papà divorziato che doveva far accettare alla figlia il suo nuovo amore (Micaela Ramazzotti). Ora in “10 giorni senza mamma” di Alessandro Genovesi, al cinema dal 7 febbraio, di pargoli se ne ritrova tre e deve imparare a gestirli da solo quando sua moglie (Valentina Lodovini) decide di prendersi una vacanza. Da quando sono nati lui ha passato più tempo in viaggio per lavoro che con la famiglia e non sa da che parte cominciare: deve imparare dove vanno a scuola, ignora le loro abitudini e non capisce la lingua astrusa della più piccola, che sta giusto imparando a parlare. De Luigi, che nella vita reale ha due figli e un talento comico fatto di sguardi e tenera goffaggine, si cala in questo ruolo di mammo con un alto grado di autenticità e con effetti molto divertenti.

De Luigi, questo papà le somiglia in qualcosa?
«Conosco bene le dinamiche che raccontiamo nel film ma io come padre, per fortuna, sono molto lontano dal protagonista di questa storia: credo e spero di non essere così disadattato e così poco capace nella vita e nella gestione dei bambini».

Il film riflette un'evoluzione nei ruoli genitoriali...
«Credo che la famiglia contemporanea sia composta da genitori interscambiabili. Di solito oggi i ruoli si mischiano, ci si dà una mano nelle faccende di casa e nella gestione delle attività dei bambini. Penso che oggi sia difficile trovare un padre così in difficoltà a stare solo con i figli».

Come è andata sul set con i bambini?
«Sono stati straordinari sia in termini di recitazione che di professionalità. La piccola Bianca, che da copione doveva esprimersi in una specie di grammelot incomprensibile, nel frattempo aveva imparato a parlare come Baricco, con una proprietà di linguaggio pazzesca!».

La vediamo quasi sempre in ruoli comici, le andrebbe una parte drammatica?
«Ci sono cose che funzionano con il pubblico e attori che funzionano in certi ruoli: io funziono nella commedia e mi diverto molto a farla, ma ogni tanto esco dal seminato. L'ho già fatto e lo rifarò... ma ho constatato che gli stessi che ti chiedono di cambiare poi sono pronti a giudicarti male quando lo fai».

Prossimamente la vedremo ne Gli uomini d'oro...
«Sì, è un noir metropolitano di Vincenzo Alfieri ispirato a una storia vera. Lì, appunto, avrò un ruolo un po' diverso dal solito».
Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Gennaio 2019, 10:22
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