Claudia Cardinale, l'indomabile: il tributo di Cinecittà da Roma a New York, tra libro e film

Claudia Cardinale, l'indomabile: il tributo di Cinecittà da Roma a New York, tra libro e film

di Valeria Arnaldi

«Mio padre, nei suoi ultimi momenti di vita, mi ha dato un messaggio per mamma: “Dille che noi vediamo dal Sud”. Sul momento, complice il dolore del lutto, non ho colto fino in fondo quelle parole. Poi, con il tempo, ho capito che in quell’idea di “Sud” c’erano la libertà, l’appartenenza, la dignità. Mamma ha attraversato tutta la vita sull’onda di quel vento caldo». È un aneddoto intimo, familiare, commovente, sui suoi genitori e sul loro legame, quello che Claudia Squitieri ha condiviso al Cinema Barberini, a Roma, in occasione della presentazione del volume bilingue Claudia Cardinale. L’indomabile (The Indomitable), che ha curato personalmente, pubblicato da Cinecittà - Electa. Un viaggio fotografico, ma non solo, per illustrare vita, carriera e talento, nonché impegno e battaglie di sua madre Claudia Cardinale. All’interno, anche, riflessioni sulla sua immagine e sulla sua idea di stile. Chiave della narrazione, il carattere indomabile dell’attrice. «Era anche per il suo temperamento che i registi la chiamavano a interpretare alcuni ruoli - prosegue - e mamma anche oggi è così: è ancora indomabile».

Nel volume - 103 fotografie complessive che abitano il volume di quasi 200 pagine - sono riunite le immagini di Claudia Cardinale, da Fellini con 8 ½ a Visconti, con Vaghe Stelle dell’Orsa e Il gattopardo, da Leone, con C’era una volta il West, a Comencini, con La ragazza di Bube, fino a Zurlini, con La ragazza con la valigia. E poi, l’attrice in spiaggia, nonché con Mastroianni, con Audrey Hepburn, con Pasquale Squitieri, suo secondo marito, e molto ancora.

«Il tema dell’indomabilità raccontava ai miei occhi la sua vita quanto la sua carriera. Sono consapevole che tale caratteristica, per chi non la conosce, e magari si appresta ora a scoprire tra queste pagine il suo percorso, possa apparire una scelta non immediatamente comprensibile. Pertanto, cercherò di spiegare le mie motivazioni e, soprattutto, di far emergere la profonda e indomabile essenza di Claudia», scrive nelle prime righe della Prefazione la figlia.

«L’indomabilità di Claudia è un fil rouge che può essere rintracciato nel corso di tutta la sua vita, a volte è filo sottile – cucito nei rivestimenti interni dei suoi abiti su misura – altre volte è dirompente come la risata di Angelica in Il gattopardo. Lo si può ritrovare nelle scelte della sua vita come nei suoi personaggi, quasi un gioco di rimbalzo. Infatti, pur non mescolandosi del tutto, Claudia attrice e Claudia donna si anticipano, si rincorrono, si sovrappongono e si sorreggono a vicenda». Vari i contributi nel volume. Si va da René de Ceccatty a Masolino D’Amico, Caterina D’Amico e Silvia D’Amico Bendicò, da Barbara Corsi, Cristina Jandelli, Jean A.Gili a Sergio Toffetti, Julia Guillon, Giorgio Armani.

E l’omaggio a Claudia Cardinale va oltre il volume. Cinecittà, infatti, dedica all’attrice anche una rassegna, curata da Paola Ruggiero e Camilla Cormanni, che si terrà dal 3 al 21 febbraio prossimi al MoMA di New York, in collaborazione con il Film Department, nel solco del rapporto più che ventennale che lega le due istituzioni. In cartellone, venti titoli, tra i quali tre restaurati da Cinecittà: La Ragazza di Bube, prodotto da Cristaldi nel 1963, L’Udienza di Marco Ferreri e Atto di dolore di Pasquale Squitieri.

«Cinecittà e il MoMA di New York – dichiara Claudia Cardinale - mi hanno dedicato uno splendido omaggio: sentire che sono ancora nei pensieri degli spettatori di tutto il mondo, mi emoziona e mi dona gioia e energia. Non c’è un film preferito, tra i tantissimi che ho girato, sarebbe come scegliere tra i propri figli, ma di certo La Ragazza di Bube rappresenta in maniera evidente quel lato “indomabile” del mio carattere a cui ho sempre voluto dare ascolto e che mi ha permesso di vivere emozioni grandissime.

Il mio prossimo progetto, condiviso con i miei figli Claudia e Patrick, è realizzare una Fondazione a mio nome e aprire la nostra casa ad artisti provenienti da tutto il mondo».

«Sono particolarmente orgogliosa di presentare un nuovo e importante restauro insieme agli altri film che esaltano la bravura, la bellezza e la straordinaria modernità di Claudia Cardinale, una delle più grandi attrici italiane, che ha lavorato con i maggiori registi del suo tempo - afferma Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà - Il restauro si inserisce nel quadro delle fondamentali competenze di Cinecittà, ovvero la preservazione del patrimonio filmico nazionale. Questa attività, nella quale Cinecittà è stata pioniera, è fondamentale affinché i grandi capolavori del passato possano continuare a formare generazioni di spettatori e di professionisti. Ad esempio, Cinecittà ha già preservato integralmente le matrici di tutti i film di Pier Paolo Pasolini, che ancora oggi vengono utilizzate per celebrarlo in tutto il mondo, ma ha anche restaurato molti altri titoli fondamentali. Fra questi La Strada e 8 ½ di Federico Fellini, La Famiglia di Ettore Scola, La tregua di Francesco Rosi, Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore, Profondo Rosso di Dario Argento e l’opera omnia di Bernardo Bertolucci, oltre ai già citati L’Udienza di Marco Ferreri e Atto di dolore di Pasquale Squitieri».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 20 Gennaio 2023, 16:15
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