Nancy Brilli: «I no doccia, vi prego no!»

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di Nancy Brilli

L’ultima sfida dell’internet è quella di provare a non docciarsi per almeno otto giorni. I capelli sono proprio vietati, ma ci si può “lavare” a pezzi, utilizzando salviette umide possibilmente non insaponate. Viso ma anche ascelle, denti, piedi. Addirittura l’infracoscio. Mi scrive Mariacarla, che sta provando a raggiungere il record di ben otto settimane stabilito da una che vive su un camper, la quale tipa sostiene che nessuno le abbia detto che puzzasse. Ora, capisco a stento l’inurbana signora che ha a disposizione un limitato numero di litri e una caldaia non funzionante, per quanto otto settimane, ovvero cinquantasei giorni, siano realmente un’esagerazione, ma te, mannaggia? Hai ventitrè anni.

Un fidanzato, una famiglia, un lavoro come cassiera, per cui a contatto col pubblico. Ecco, te, proprio non ti capisco. Non essendo neanche un motivo riguardante la salvaguardia del pianeta, il non spreco di acque, mi fai capire perché vai in giro zozza? Guarda che ci si può anche ammalare, eh? Guarda che si puzza eccome. Qual è il vantaggio di avere una fiatella da cane morto, quale non ripulire a fondo le deiezioni corporee?

Una domanda per tutti quelli che seguono ‘ste mode: oh, ma che vi dice il cervello? No, per sapere.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Gennaio 2024, 07:49
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