Giulia Cecchettin, Nancy Brilli: «Donne, non c'è più tempo»

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In medio oriente le donne sono vittime di governi islamici totalitaristi. In Italia a ucciderle ci pensano direttamente i loro mariti, o compagni, o fidanzati. Questo mi scrive sgomento Guido. Centocinque vittime. Mentre ci ragionavo ho provato, per avere un’immagine, a mettere in fila centocinque pezzetti di carta. Che effetto straniante, sono tantissimi. Al posto di quegli strappi, ho visualizzato le donne che sono state ammazzate fino a novembre, in questo 2023. Mi si è gelato il cuore. E ogni anno aumentano. Intorno girano pareri, post, storie, articoli, discussioni multimediali, addirittura autorevoli ricostruzioni animate. Va bene tutto, se aiuta a rendersi conto dell’urgenza che questa strage deve finire, ma non basta. Ci vuole un cambiamento culturale, a cui ne conseguirà uno percettivo. Gli uomini devono improrogabilmente imparare che le donne non sono una loro proprietà. Le donne devono capire, assolutamente e inopinabilmente, di avere diritto di azione, pensiero e parola indipendenti. Questo, è. Cominciamo. Non c’è più tempo. Il tempo è adesso.


Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Novembre 2023, 08:17
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