Meraviglie della tecnologia. Una donna rimasta paralizzata a causa di un ictus è potuta tornare ad usare le parole attraverso un avatar digitale, che riproduce la sua voce e perfino le espressioni del suo volto. Un prodigio reso possibile da una nuova interfaccia cervello-computer, che per la prima volta riesce a tradurre i segnali dell'attività cerebrale in parole ed espressioni per consentire una comunicazione più rapida e naturale.
Ricerca in California
I risultati della sperimentazione sono pubblicati su Nature dai ricercatori dell'Università della California a San Francisco e Berkeley. Il team, guidato dal neurochirurgo Edward Chang, ha applicato sul cervello della donna una sottilissima pellicola rettangolare contenente 253 elettrodi: il dispositivo, posto sopra un'area cruciale per la comunicazione, rileva i segnali cerebrali che a causa dell'ictus non riescono più a essere inviati all'apparato fonatorio (lingua, bocca, laringe) e ai muscoli facciali.
Intelligenza artificiale
I segnali vengono quindi mandati a un sistema di intelligenza artificiale che è stato addestrato a riconoscere le onde cerebrali della donna che corrispondono ai diversi suoni, i fonemi, che compongono le parole.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Agosto 2023, 17:00
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