Chiara Ferragni: la procura di Milano apre un fascicolo sul caso del pandoro

Mercoledì 20 Dicembre 2023, 16:21 - Ultimo aggiornamento: 22:26

Il caso del pandoro griffato

La decisione della Procura di Milano, dopo la sanzione dell'Antitrust da oltre 1 milione alle società riconducibili a Chiara Ferragni e da 420mila euro a Balocco per "pratica commerciale scorretta", e dopo la denuncia formalizzata dal Codacons nei suoi confronti con l'ipotesi di "truffa aggravata". L'imprenditrice nei giorni scorsi ha chiesto scusa sui social per il caso del pandoro griffato, annunciando che devolverà un milione (cioè quello che era il suo cachet per la pubblicità a Balocco, ndr) al Regina Margherita. In un reel ha spiegato di essere «convinta che chi è più fortunato» abbia «la responsabilità morale di fare del bene». «Si può sbagliare», dice, e «quando capita bisogna ammettere, e se possibile rimediare all'errore fatto e farne tesoro».

Ed ecco la retromarcia: «Devolverò 1 milione di euro al Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini». L'imprenditrice sottolinea di voler fare «tesoro in futuro» del suo errore, «separando completamente qualsiasi attività di beneficenza, che ho sempre fatto e continuerò a fare, da attività commerciali».

Perché «anche se il fine ultimo è buono, se non c'è stato un controllo sufficiente sulla comunicazione, può ingenerare equivoci».

Ferragni resta tuttavia convinta che il provvedimento dell'Autorità sia «sproporzionato e ingiusto» e per questo conferma l'impugnazione al Tar: «Se la sanzione definitiva dovesse essere - come spero - inferiore a quella decisa dall'Agcm, la differenza verrà aggiunta al milione di euro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA