L'Università Federico II di Napoli ha lavorato ad un vaccino batterico contro il Covid, che a differenza di altri non utilizza vettore virale e non è da iniettare ma agisce per via orale, stimolando il sistema immune intestinale per contrastare il virus. Il nuovo modello di immunizzazione è stato messo a punto dalla Nextbiomics, società biotech dedicata alla ricerca e allo sviluppo di probiotici di prossima generazione e spin-off dell'Università del capoluogo partenopeo. Il CFO Francesco Campobasso si è detto molto soddisfatto del nuovo traguardo raggiunto: «ci permette di accelerare la nostra linea di sviluppo per il rilascio di versioni annuali ad ampio spettro per le varianti mutate del Covid che nel corso del tempo potranno comparire».
Ora la Nextbiomics ha presentato domanda di brevetto e stando alle recenti informazioni già diverse aziende vorrebbero sperimentare il nuovo vaccino Made in Naples.
I dati preclinici condotti suoi topi hanno dimostrato che la somministrazione per 5 giorni a settimana, per un totale di 17 settimane, di Escherichia Coli Nissle 1917 ingegnerizzato è stata in grado di stimolare significativamente la risposta immune con la produzione di anticorpi circolanti di tipo IgM e IgG, senza effetti collaterali, ha spiegato il socio co-fondatore di Nextbiomics e docente di Farmacologia Giuseppe Esposito.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Maggio 2021, 13:59
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