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A confermarlo all'Adnkronos Salute è Matteo Liguori, managing director di Irbam, l'azienda di Pomezia che sta collaborando con il centro inglese.
Il vantaggio si deve alla precedente esperienza su altri coronavirus, e secondo gli scienziati di Oxford questo potrebbe consentire di avere le prime dosi disponibili del siero entro settembre, da utilizzare nelle categorie più a rischio: qualche mese di anticipo rispetto agli altri attori impegnati nella corsa al vaccino. Tutto ciò, naturalmente, se il vaccino si dimostrerà efficace.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Aprile 2020, 10:06
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