Le nuove varianti di Omicron bucano sempre più facilmente i vaccini. Se per più di un anno i farmaci anti Covid hanno resistito straordinariamente bene a tutti i nuovi ceppi del virus (Alfa, Beta, Gamma, Delta), ora la tendenza è divesa. Dall'inizio del 2022, la versione iniziale di Omicron, nota come BA.1, ha dato vita a nuove sottolinee - BA.2, BA.2.12.1, BA.4, BA.5 - che sono nate con un ritmo allarmante. Anche le varianti precedenti lo facevano. Ma non ha mai avuto importanza, perché le loro ramificazioni «non avevano alcuna conseguenza funzionale», secondo Eric Topol, fondatore dello Scripps Research Translational Institute. «Non aumentavano la trasmissibilità o la patogenicità».
Nuove varianti Omicron più contagiose, il ruolo dei vaccini
Le nuovi varianti di Omicron hanno tutte un tratto in comune preoccupante: stanno diventando sempre più efficaci nell'eludere l'immunità e ad ammalare persone che in precedenza erano protette dalla vaccinazione o da un'infezione precedente. Il virus, in altre parole, si sta evolvendo più velocemente. Gli esperti avvertono dunque che è giunto il momento di raddoppiare i vaccini di nuova generazione. «Per quanto sia difficile da affrontare mentalmente, dobbiamo prevedere qualcosa di peggiore di Omicron nei prossimi mesi», ha scritto Topol il 15 maggio. «Abbiamo assolutamente bisogno di un atteggiamento aggressivo per anticipare il virus - per la prima volta dall'inizio della pandemia - invece di arrenderci».
Epatite bambini, all'origine «una precedente infezione da Omicron». Lo studio su Lancet
Perché "bucano" i vaccini
La comparsa quasi simultanea - e quasi immediata - di BA.2.12.1, BA.4 e BA.5 ha sconvolto queste aspettative.
Colpiti diversi Paesi
L'aspetto inquietante di queste mutazioni L452 è che non si sono verificate in un solo ceppo e in un solo luogo. Si sono verificate in almeno quattro sottolinee diverse in quattro Paesi diversi, tutte nello stesso momento: Belgio, Francia, Sudafrica e Stati Uniti (in particolare New York). Ciò suggerisce fortemente che le mutazioni non sono state casuali, ma piuttosto un adattamento darwiniano volto ad aiutare il virus a eludere proprio ciò che sembrava mantenere bassi i casi in primo luogo: le enormi quantità di immunità Omicron generate durante l'inverno. «Possiamo essere certi che [le varianti future] continueranno a essere sempre più capaci di sfuggire al sistema immunitario», ha spiegato Kristian Andersen, che studia l'evoluzione virale allo Scripps Research.
Ultimo aggiornamento: Sabato 21 Maggio 2022, 09:22
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