Virus, Rezza: «Se epidemia ritorna non sarà seconda ondata, ma la prima che non si è esaurita»
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«Se l'epidemia» di Covid «riemergerà non sarà una seconda ondata - dice Rezza - ma la continuazione della prima, che non si è esaurita. Parliamo di ondate epidemiche perché, per analogia, facciamo riferimento all'influenza spagnola - spiega - ma lì ci fu una prima ondata che saturò gran parte della popolazione». In questo caso «grazie agli interventi di lockdown, un provvedimento molto duro, ma che ha dato i suoi effetti diminuendo i casi di infezione e malattia - sottolinea l'epidemiologo - abbiamo interrotto questa ondata. E la gran parte della popolazione resta suscettibile» al virus.
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«Dal punto di vista concettuale il test rapido è magnifico: faccio un test sul sangue capillare, vedo se sono positivo o negativo, potrei farmelo anche da solo. Invece purtroppo non è così, perché i test rapidi al momento sono molto meno affidabili dei test sierologici» su prelievo venoso per la rilevazione degli anticorpi contro il coronavirus Sars-Cov-2. «Sono sempre dei test sierologici, ma vengono effettuati e danno risultato in breve tempo. Con alcuni di questi test rapidi, però, è addirittura come gettare una monetina in aria. È questo il problema maggiore», continua Rezza.
«Naturalmente - ragiona - anche su questo la tecnologia e l'innovazione fanno grossi passi avanti rapidamente, in tempi di pandemia tanto più, e potrebbero già esserci test rapidi affidabili, magari non sono stati ancora valutati e validati a dovere al momento. Però ci sono molte perplessità attualmente sull'uso dei test rapidi. Questo è da sottolineare. Per uno screening degli asintomatici con questo test, il problema è maggiore. È logico che, se dobbiamo anticipare il virus e non rincorrerlo, dobbiamo andare verso l'individuazione delle persone asintomatiche o pre-sintomatiche. Su questa strategia non discuto, ho perplessità sull'uso dei test che possano aiutare questa strategia».
«La modalità del cerotto per un vaccino anti Covid-19 potrebbe essere utile per facilitare una produzione su larga scala e anche per la somministrazione molto semplice e rapida, ma aspettiamo i risultati di sicurezza ed efficacia su questo e altri candidati vaccini in fase di sperimentazione umana per valutare quale sia la strategia migliore. Speriamo che un vaccino possa aver successo in tempi relativamente brevi». È quanto ha spiegato Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, oggi durante le audizioni informali in Commissione Sanità del Senato. Il vaccino contro il coronavirus Sars-Cov-2 è «un argomento che mi sta particolarmente a cuore - ha sottolineato Rezza - In questo momento stiamo contenendo l'infezione con interventi gravosi per i singoli, per le famiglie e per l'economia del Paese e vorremmo uscire fuori dall'epidemia avendo a disposizione un vaccino sicuro ed efficace».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Maggio 2020, 00:37
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