LEGGI ANCHE Coronavirus in Italia, il bollettino del 4 giugno
Il «fuocherello» è la Lombardia, che rimane «un'osservata speciale», dove è necessario più che mai fare appello alla «responsabilità di tutti. Vigilanza serena, ma stretta e continua», raccomanda l'esperto. I numeri fotografano «una situazione di tenuta - dice Pregliasco - con la Lombardia che» tuttavia «si abbassa, ma non troppo».
Oggi in regione i tamponi sono pochi «ed è questo l'elemento che lascia in difficoltà rispetto all'interpretazione dei dati.
Il tasso di positività sui nuovi tamponi è più alto rispetto al valore medio dello 0,5-0,6%, ma è comunque basso. Milano tiene, Bergamo e Brescia vanno bene», rileva ancora Pregliasco. Quello che conta, precisa, è che «si riduce la massa complessiva di malati ed è importante ricordare che solo lo 0,8% degli attuali positivi è in terapia intensiva; l'85% è sostanzialmente a domicilio, con forme paucisintomatiche o comunque in isolamento».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Giugno 2020, 21:51
© RIPRODUZIONE RISERVATA