Sentirsi trascinati nel vuoto. Impotenti. Verso un baratro di lamiere appuntite.

Sentirsi trascinati nel vuoto. Impotenti. Verso un baratro di lamiere appuntite. Questa la sensazione raccontata da chi ha visto con i suoi occhi il dramma della stazione della metropolitana di piazza della Repubblica: «Si è sentito solo un forte boato e la scala che correva giù velocissima», racconta uno dei testimoni.
Poi c'è lui, il miracolato del video, girato da uno dei tifosi, che ha avuto la prontezza di mettere un piede sullo scivolo e afferrare al volo il braccio teso di uno sconosciuto eroe, che lo ha trascinato via dalla scala «scarrellata», a pochi secondi dal fondo della scala mobile, dove molti sono rimasti feriti gravemente. Le urla di dolore, i tagli inflitti dalle lamiere e il sangue dei tifosi russi hanno reso la situazione uno spettacolo «degno di un film horror», racconta una ragazza russa. Lei stessa, che parla un inglese stentato, smentisce nella sua lingua madre i salti dei tifosi sulle scale, affermando che invece «stavamo scendendo senza fretta e senza saltare sulle scale, una cosa è certa ci siamo trovati incastrati tra le lamiere». Poi, in un momento, ai canti dei tifosi si sono sostituite prima le urla di terrore e poi quelle di dolore dei feriti.(L. Cal.)

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Ottobre 2018, 05:01
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