Se l'oro verde in Italia arrivò con i Greci intorno all'anno 1000 a.C., furono

Se l'oro verde in Italia arrivò con i Greci intorno all'anno 1000 a.C., furono gli Etruschi a coltivare le piante di olivo e a dare il nome al loro frutto prezioso: il liquido di prima spremitura, chiamato eleiva dall'antica civiltà che precedette i Romani. Fu proprio nell'Etruria che l'olio trovò l'ambiente ideale per raggiungere alti livelli qualitativi e oggi, nella Tuscia, nasce un extravergine di oliva che sembra appartenere a quell'epoca: il prodotto, come accadeva allora e al tempo dell'Impero Romano, è ricavato dalla sola spremitura di olive sane - che non hanno toccato terra e lavorato senza additivi.
A produrre l'Olio di notte è un'azienda premiata tra le 500 migliori al mondo dalla guida Flos Olei 2020. Ne è a capo un giovane imprenditore della Tuscia, Pierluigi Presciuttini, che dal 2016 prende in affitto gli oliveti abbandonati della zona di Montefiascone, in provincia di Viterbo, e li rimette in produzione. Attualmente sono circa 3500 le piante salvate e riutilizzate. Con la raccolta notturna delle olive per evitare processi ossidativi e fermentativi, l'oro verde sembra così tornare dal passato con tutte le caratteristiche pregiate di uno degli alimenti più sani della nostra cucina mediterranea. (S.Qua.)

Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Febbraio 2020, 05:01
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