Reduce dalla bolla sanremese, ecco Aiello con il nuovo disco. Esce oggi, si intitola

Reduce dalla bolla sanremese, ecco Aiello con il nuovo disco. Esce oggi, si intitola
Reduce dalla bolla sanremese, ecco Aiello con il nuovo disco. Esce oggi, si intitola Meridionale e dentro mette tutta la sua anima. Dal pop all'R&B, dall'urban al flamenco, passando per l'elettronica e per il cantautorato (Dalla, Battisti, in primis). Dieci brani, compreso quello in gara, Ora e i singoli Vienimi (a ballare), certificato disco d'oro, Che canzone siamo e il duetto con la cantautrice napoletana Lorenza Anceschi in arte SVM. Per Aiello è pronto anche il calendario del club tour (spostato per cause di forza maggiore ad ottobre), con alcune date già sold out.
Aiello, giù dal palco di Sanremo. Facciamo un bilancio?
«Non posso che dire essere stato positivo. Nel bene e nel male. Sono arrivato lì, capace di alzare al massimo venti chili e mi sono ritrovato a sollevarne 100. Non sono diventato un body builder, ma sono più forte».
Nel bene e nel male. Mette dentro anche lurlo che le hanno criticato? Era sembrato avesse problemi alla voce, o sbaglio?
«Ho trascorso la settimana sotto cortisone per una forma influenzale. Ma non voglio mettere le mani avanti di fronte all'imperfezione di qualche mia esibizione. La verità è che ero emozionato: ho portato sul palco la storia che mi bloccava da due anni. Fare musica è il sogno gigante che ho da quando sono piccolo. Autografi, foto, follower, sono contorni bellissimi».
Ma?
«Ma quando canto, metto tutto me stesso. E quell'urlo, diventato buffo perché fatto con la mia faccia attaccata alla telecamera, era un urlo di dolore. La verità è che io la macchina Festival non la conoscevo. Un conto è sentirne parlare, un conto è viverla. A me interessava esserci, con tutto me stesso. E dire che ho un disco in uscita a cui tengo davvero tanto».
Un disco che si intitola Meridionale.
«Come sono io. Vivo a Roma da anni, ma resto legato alla mia Calabria e a tutto il Sud, con le sue contaminazioni, con la convivenza di tante culture. Io sono cosi: spazio dal pop al flamenco, dall'elettronica al flamning. Se pensiamo che fino a qualche anno fa meridionale era una parola vista come potenziale offesa, mi viene da ridere. Per me è l'unica medaglia che metto sul petto con grande orgoglio».
Il disco parte con una intro che sa di punto di domanda.
«Dove vanno a finire le esperienze e quello che viviamo? Nelle canzoni. Il mio intro è l'inizio del viaggio di Aiello attraverso dieci canzoni. Tra queste il duetto con la splendida SVM: volevo una voce particolare, napoletana e figa. E ho pensato a Lorenza, uno dei volti nuovi della scena R&B napoletana».
Come si immagina la sua prima data live?
«Sudore, lacrime, abbracci, sesso, ballo, pianti, schiaffi, carezze. Mi aspetto di tutto. Mi aspetto quello che ho sempre sognato di potere fare attraverso la musica».
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Marzo 2021, 05:01
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