Occhio secco: cura innovativa

Occhio secco: cura innovativa
Antonio Caperna
BARCELLONA - Più di 30 ospedali di 6 nazioni, Italia compresa, stanno testando una nuova terapia, che potrebbe cambiar la qualità di vita per le persone che soffrono di occhio secco, una patologia sottodiagnosticata, legata all'abuso di lenti a contatto, inquinamento, operazioni di chirurgia refrattiva, troppe ore al pc, tablet e smartphone. È una patologia che si stima colpisca in Italia dai sette ai dieci milioni di persone, soprattutto le donne over45 (50%) e in menopausa (90%) per i cambiamenti ormonali ma sono a rischio anche i più giovani.
È una malattia multifattoriale del film lacrimale e della superficie oculare, che causa sintomi di disagio agli occhi, disturbi visivi e instabilità del film lacrimale con potenziale danno alla superficie oculare, che si accompagna, quindi, a bruciore, prurito costante, affaticamento degli occhi, secchezza, arrossamento, visione offuscata, fotofobia, sensazione di avere un corpo estraneo o dolore agli occhi Nei casi più gravi si può arrivare anche a un grave malessere dell'umore e depressione. Tuttavia la diagnosi è fin troppo spesso tardiva.
Poiché i sintomi possono esser sfumati fino ad arrivare a quelli davvero debilitanti, per il prurito e il dolore continuo, con una forte compromissione della qualità di vita, è partito lo studio HELIX, ora in Fase III, con il nuovo farmaco sperimentale SYL1001, prodotto dall'azienda farmaceutica Sylentis (Gruppo PharmaMar). Sono coinvolti 300 pazienti di oltre 30 centri europei di 6 nazioni (Estonia, Italia, Germania, Spagna, Slovacchia, Portogallo).
Per il nostro Paese partecipano l'Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze, l'Ospedale San Giuseppe di Milano, l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana e l'Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova. In Europa ci sono alcuni trattamenti come la ciclosporina in gocce o il siero autologo, ma attualmente non esiste un prodotto specifico per il trattamento del dolore oculare cronico associato a questa patologia e vengono utilizzati, in genere, analgesici per via orale o anestetici. Il trattamento principale, tuttavia, consiste nell'uso di lacrime artificiali in gocce, gel o unguenti. La novità della terapia, ribadita anche al Congresso mondiale di oftalmologia (WOC) di Barcellona, è proprio il farmaco sperimentale SYL1001, nuova tecnologia di silenziamento genico, basata sull'interferenza dell'RNA (RNAi), che tratta il dolore oculare associato a questa sindrome. L'interferenza dell'RNA è una tecnologia innovativa, che cerca una riduzione della produzione anomala di proteine, mettendo a tacere l'RNA messaggero. Patologie come la sindrome dell'occhio secco sono prodotte da un'alterazione in alcune proteine, che si vogliono controllare o ridurre in modo specifico proprio attraverso questa tecnologia. (leggocaperna@gmail.com)
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Giugno 2018, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA