Michela Greco
Nel cinema italiano c'è un buco da 89 milioni di euro, ovvero

Michela Greco
Nel cinema italiano c'è un buco da 89 milioni di euro, ovvero 13,3 milioni di biglietti venduti. Una cifra impressionante che corrisponde al calo degli incassi dei nostri film rispetto al 2016, anno che fu inaugurato dalle performance record di Checco Zalone (che con Quo Vado aveva raccolto 65,3 milioni di euro) e Paolo Genovese (17,3 milioni con Perfetti sconosciuti).
Lo dicono i dati sul mercato cinematografico italiano nel 2017 comunicati ieri dall'Anica, che ha presentato un'analisi davvero preoccupante. La nostra quota di mercato nazionale è scesa in modo sensibile, raccogliendo il 17,64% del totale del box office (la peggiore degli ultimi 4 anni), ovvero il 46,35% in meno rispetto al 2016, con un numero di presenze pari al 18,28% del totale, cioè il 44,21% in meno rispetto allo scorso anno.
«Il calo è dovuto a una decrescita di interesse del pubblico sui film di produzione nazionale, ripetere il successo di Zalone e Perfetti sconosciuti era quasi impossibile», ha dichiarato Richard Borg, amministratore delegato Cinetel. I due campioni tricolori del 2017 sono stati infatti L'ora legale di Ficarra e Picone e Mister Felicità di Alessandro Siani, che hanno incassato rispettivamente solo 10,3 e 10,2 milioni di euro: un risultato di molto inferiore rispetto a quello dei colleghi che li hanno preceduti nel 2016.
Sono numeri difficili da digerire per gli addetti ai lavori, che però cercano di non abbandonarsi al pessimismo. «C'è da considerare dice il presidente Anica Francesco Rutelli il cambiamento antropologico epocale che ha coinvolto il pubblico con l'arrivo delle nuove piattaforme () Ma il cinema da solo stacca più della metà dei biglietti di tutte altre le forme di intrattenimento dal vivo messe insieme () i problemi ci sono, ma il settore è ancora vivo».
Mentre Francesca Cima, presidente dei produttori Anica, sottolinea: «La nuova legge sul cinema è stata appena approvata e non se ne vedranno gli effetti prima della fine dell'anno, forse addirittura nel successivo. Penso che si possa essere ottimisti e guardare al futuro».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Gennaio 2018, 05:01
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