Mario Landi
La Sardegna si è risvegliata ancora sommersa dal fango. Bitti,

Mario Landi La Sardegna si è risvegliata ancora sommersa dal fango. Bitti,
Mario Landi
La Sardegna si è risvegliata ancora sommersa dal fango. Bitti, all'indomani dell'alluvione che ha causato tre morti, è un paese in ginocchio. In sei ore sono scesi dal cielo 313 mm d'acqua. Le immagini sono scioccanti: strade e piazze distrutte, case invase da fango e detriti. Allevatori isolati nelle campagne, danni per milioni di euro. La giornata è cominciata con il ritrovamento del corpo di Lia Orunesu, l'anziana travolta dalla furia dell'acqua sull'uscio di casa, e dispersa da sabato mattina. Il cadavere era a un chilometro di distanza dalla sua abitazione, scoperto dai volontari della Protezione civile. Il maltemposabato notte ha interessato anche la Sicilia, con nubifragi e una tromba d'aria che ha colpito la periferia di Catania. Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha dichiarato lo stato di calamità, disponendo la ricognizione dei danni nel Ragusano, nel Palermitano e nel Catanese.
A Bitti, in Sardegna, «lo scenario è apocalittico, un evento tre o quattro volte superiore a ciò che si era verificato nel 2013 con il ciclone Cleopatra», racconta il sindaco Giuseppe Ciccolini, che ha ricevuto la visita del capo della Protezione civile Angelo Borrelli con i presidenti della Giunta regionale Christian Solinas e del Consiglio regionale, Michele Pais. Anche l'Esercito, con la Brigata Sassari e gli specialisti del 5ø reggimento genio guastatori, di stanza a Macomer, ha raggiunto Bitti con personale e macchine movimento terra. «L'acqua ha superato i 3/4 metri mentre nel 2013 era salita di un metro. Sapevamo di non essere al sicuro - prosegue il sindaco - perché stavamo programmando gli interventi di messa in sicurezza e ora questa situazione ci costringe a rivedere tutto».

Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Novembre 2020, 05:01
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