Mario Landi
L'ex capo del personale del Campidoglio, Raffaele Marra, «avrebbe

Mario Landi
L'ex capo del personale del Campidoglio, Raffaele Marra, «avrebbe dovuto astenersi» nelle procedure che portarono il fratello Renato alla nomina a capo della direzione Turismo del comune di Roma. Ciò non avvenne, secondo i pm, che ne hanno chiesto ieri la condanna a 2 anni di carcere. Anzi, l'ex alto dirigente capitolino ebbe un «ruolo assolutamente attivo nelle procedure di interpello» nell'autunno del 2016. Nella requisitoria del processo che vede Marra accusato di abuso di ufficio, nella stessa vicenda per la quale è stata sotto processo la sindaca Virginia Raggi poi assolta dall'accusa di falso l'11 novembre scorso, il pm Francesco Dall'Olio ha ricostruito i vari passaggi che portarono a quella nomina, poi congelata dalla sindaca e infine revocata anche alla luce dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere che raggiunse Marra nel dicembre di tre anni fa per un'altra vicenda giudiziaria in cui il dirigente era accusato di corruzione.
«Il reato con dolo intenzionale si è consumato nella riunione del 26 ottobre del 2016 nell'ufficio di Raffaele Marra - ha aggiunto il pm - che all'avvocato Antonio De Santis e all'assessore al Commercio Adriano Meloni fece il nome del fratello per il quale adottò un comportamento preferenziale che determinò un'ipotesi di vantaggio economico ingiusto in relazione alla mancata chance degli altri concorrenti per quella nomina». Il rappresentante dell'accusa ha spiegato che «la riunione si chiuse col gradimento di Meloni per la scelta del nome e la comunicazione della notizia a Renato che, avendo certezza del posto, manderà la domanda». La nomina del fratello Renato, all'epoca vicecomandante della Polizia Locale, avrebbe comportato un aumento dello stipendio pari a 20 mila euro lordi l'anno, passando da una prima a una terza fascia retributiva. La tesi accusatoria è stata sempre respinta dall'imputato che nel corso dell'udienza davanti ai giudici della ottava sezione penale si è dichiarato «assolutamente innocente». La sentenza è attesa per dopo l'estate.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Giugno 2019, 05:01
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