Enrico Sarzanini
ROMA La Lazio ospita il Torino a caccia della continuità,

Enrico Sarzanini ROMA La Lazio ospita il Torino a caccia della continuità,
Enrico Sarzanini
ROMA La Lazio ospita il Torino a caccia della continuità, quella che in questa prima parte della stagione è mancata. La preziosa vittoria ottenuta a Firenze ha rilanciato le ambizioni Champions dei biancocelesti, anche se Inzaghi non ha mai perso di vista l'obiettivo: «Abbiamo conquistato tre punti molto importanti per la classifica, però abbiamo analizzato la partita di Firenze come quella di Glasgow. Spesso ci si fa influenzare dal risultato, anzi per la gara di domenica abbiamo avuto meno tempo per prepararla. Come quella contro il Celtic, è stata un'ottima prova: ho fatto i complimenti ai ragazzi». Tante le critiche piovute addosso all'allenatore che prosegue dritto per la sua strada: «Succede a tutti i miei colleghi, dobbiamo capire da chi arrivano le critiche. In realtà abbiamo fatto ottime annate, ma c'è sempre stato qualcosa che non andava, un modulo o un giocatore tenuto fuori. Un allenatore deve andare avanti con le proprie idee cercando di fare meno errori possibili. Si prendono tante decisioni, è importante credere in ciò che si fa e trasmettere questo ai ragazzi».
All'Olimpico arriva un Torino a caccia di punti scaccia crisi: «Sarà una partita difficilissima, contro una formazione molto fisica, che in questi anni ci ha dato filo da torcere. Mazzarri è un ottimo tecnico, le sue squadre sono sempre organizzate». Due i dubbi principali del tecnico: «Sono da valutare sia Immobile che Leiva. Hanno qualche acciacco e bisognerà capire se li potrò impiegare visto che domenica c'è la gara contro il Milan». I dubbi maggiori riguardano il brasiliano che ha preso una botta alla caviglia mentre Immobile, affaticato, dovrebbe farcela: «Ciro è il nostro leader e bomber. La squadra gioca al suo servizio, ma anche lui si mette a disposizione dei compagni. Noi dobbiamo tuttavia portare tanti giocatori in zona gol. Non solo gli attaccanti, anche i centrocampisti e i difensori devono segnare. Non possiamo essere Immobile-dipendenti». Anche se Inzaghi spera ovviamente che possa vincere il duello con Belotti suo compagno in attacco in Nazionale: «Ho stima dell'attaccante del Torino ma mi auguro che sia Ciro a fare meglio domani sera (stasera, ndr) all'Olimpico». In caso di rigore, visto quanto accaduto prima a Bologna e poi a Firenze, andrà certamente Immobile: «Lui è il rigorista ma ha un grande cuore e quando Felipe gli ha chiesto di poterlo tirare, lui ha volentieri acconsentito. Può succedere, ma non è un dramma».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Ottobre 2019, 05:01
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