Assalto a treni e traghetti gli italiani si ricongiungono
L'Italia è ripartita, senza mettere da parte polemiche e liti tra regioni che si sono tradotte in ordinanze personalizzate e differenziate da nord a sud. L'obbligo di registrazione per chi arriva in Sardegna e in Puglia, misurazione della temperatura per chi entra nel Lazio e in Campania con treno, aereo o nave (con 37,5 la strada è sbarrata). Il primo giorno ha mostrata quella beata normalità che ci ha fatto tanto dannare in passato, che ci è mancata nei mesi di lockdown e che tornerà a farci imbestialire molto presto. È tornato il traffico in autostrada, nelle tangenziali (a Milano in particolare), a Ventimiglia e agli imbarchi sullo Stretto di Messina già dalle 4 di mattina. È tornato l'affollamento nelle stazioni, prese d'assalto nei ritorni a casa mischiati ai viaggi di lavoro.
L'allerta più grande, oltre ai rischi di assembramenti, ora si vive e si vivrà negli aeroporti, specie per la riapertura delle frontiere nazionali senza bisogno di quarantena ai cittadini dei Paesi Schengen. Solo a Fiumicino gli operatori sono all'opera con 80 termoscanner di ultima generazione. Il primo test non si è fatto attendere: dagli Stati Uniti è arrivata una famiglia, residente a Roma, risultata tutta positiva al Covid. Nessuno con condizioni preoccupanti, ma dopo l'isolamento è partito il tracciamento dei contatti, soprattutto quelli avuti durante il viaggio. Il rischio di importare positivi da altri Paese è grande ed è ciò che è avvenuto dopo le prime riaperture dei confini in Cina.(S.Pie.)
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Giugno 2020, 05:01
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