Alessandra De Tommasi
Steven Knight ha portato in tv i gangster inglesi con un

Alessandra De Tommasi
Steven Knight ha portato in tv i gangster inglesi con un gioiellino a puntate che ha già radunato un cast stellare capitanato da Cillian Murphy e che include tra gli altri Adam Brody e Tom Hardy. Peaky Blinders, che torna su Netflix da oggi con la quinta stagione dopo l'anteprima al festival Cannes Series, si prepara alla sfida più grande: i protagonisti, criminali di Birmingham collusi con la politica, si trovano ad affrontare, dopo la crisi del primo dopoguerra e del 1929, anche l'avvento del fascismo.
Che progetti ha per la serie?
«Per ora abbiamo due serie confermate e chissà che non arrivi anche un film».
Cosa ci si deve aspettare dalla quinta stagione?
«Avrà un tono più cupo e violento perché mai come in quel periodo ci rispettiamo di più oggi. La storia si ripete in modo vergognoso con alcune ideologie totalitarie e discriminatorie».
È stato accusato di portare violenza e creare spirito di emulazione. Cosa risponde?
«Che la realtà è violenta e che quell'epoca era buia quindi per raccontarla con onestà intellettuale va ritratta per come si presentava».
Dove ha trovato l'ispirazione?
«Dai racconti che giravano nella mia famiglia su come i veterani di ritorno dalla Prima Guerra Mondiale siano tornati a casa abbrutiti dal campo di battaglia e primitivi. Il sangue era all'ordine del giorno. Finora però parlando della working class britannica si è sempre usato la vergogna o la pietà: in questa serie non c'è nulla di ciò, ma si parla di potere, lotta per la sopravvivenza e redenzione».
Ci sarà un cameo di Snoop Doog?
«Per ora no anche se è un fan sfegatato e a Londra mi ha tenuto 3 ore a parlare della serie».

Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Ottobre 2019, 05:01
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