Timothy Ormezzano
TORINO - Lo champagne è già in fresco. La festa sempre

Timothy Ormezzano
TORINO - Lo champagne è già in fresco. La festa sempre più vicina. Dopo il pareggio (1-1) ieri sera del Genoa a Napoli, scivolato a -20, la Juve è a un solo passo dall'8° scudetto consecutivo, il 35° per gli almanacchi, il 37° secondo la contabilità della bianconera.
La pratica potrà essere archiviata sabato, quando alla Signora basterà pareggiare a Ferrara sul campo della Spal, indipendentemente da quello che combinerà il Napoli in casa del Chievo. E allora sì, in quel caso, la Juve salirà sull'ottovolante con sei giornate di anticipo sulla fine del campionato, battendo il record di cinque giornate di anticipo del Grande Torino 1947-48, della Fiorentina 1955-56 e dell'Inter 2006-07.
Adesso però è ora di inseguire la gloria europea. Domani la Juve decollerà alla volta di Amsterdam, dove mercoledì (ore 21) affronterà l'andata dei quarti di Champions contro l'Ajax. Sull'aereo ci sarà anche Cristiano Ronaldo, che ieri ha svolto una parte dell'allenamento in gruppo, a 13 giorni di distanza dalla lieve lesione al flessore patita durante Portogallo-Serbia. CR7 avrebbe già voluto rientrare sabato, contro il Milan allo Stadium, ma è stato bloccato in via precauzionale per evitare inutili rischi di ricadute. Insomma, crescono esponenzialmente le possibilità di vedere Ronaldo in campo dall'inizio. Tra i convocati rientrerà anche Douglas Costa, assente da poco più di due mesi. Là davanti sarà inoltre sempre più difficile escludere Kean, match-winner anche contro il Diavolo.
Il Millennial, un gol ogni 42' minuti in Serie A, si candida per uno spezzone nella ripresa. «Contro l'Ajax siamo consapevoli che sia fattibile, proveremo a rivivere un'altra serata come quella con l'Atletico. Voglio vincere la Champions», sprona Bernardeschi.
Chi non sorride è Emre Can, reduce da una distorsione alla caviglia da monitorare. Poca Joya anche per Dybala, che ha preso male la sostituzione (con Kean) al 66' di Milan-Juve.
«Paulo arrabbiato? È giusto - ha tagliato corto Max Allegri -, tutti tengono a giocare, ma avevamo bisogno di cambiare». Il caso resta aperto. Così come le ipotesi su un suo futuro lontano da Torino.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Aprile 2019, 05:01
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