Stasera Milan-Parma. Partita speciale per il 72enne Nevio Scala, ex giocatore del

Stasera Milan-Parma. Partita speciale per il 72enne Nevio Scala, ex giocatore del
Stasera Milan-Parma. Partita speciale per il 72enne Nevio Scala, ex giocatore del Milan (tre stagioni in rossonero) e indimenticabile allenatore del Parma più forte della storia. Non è il suo calcio ma le idee sono ben chiare.
Che Milan-Parma dobbiamo aspettarci?
«Credo che sarà una partita simile a quelle di questo periodo. Un po' sonnolente, con un entusiasmo limitato, con giocatori in difficoltà fisica. E' il calcio di questo periodo, non c'è da sorprendersi. Obiettivamente sono tutte delle partite un po' anomale e questo Milan-Parma non credo che sarà tanto diversa dalle altre giocate ad oggi».
Insomma, questo calcio non le piace molto
«Il calcio senza il pubblico è uno sport che non esiste. Il calcio fine a sé stesso non ha senso. Purtroppo, bisogna accettarlo, è una situazione particolare che va accettata ma il calcio è stato concepito per essere uno spettacolo per la gente».
Eppure, l'Atalanta sta andando alla grande.
«La squadra che gioca il miglior calcio. Ha una grandissima condizione fisica, forse perché sono tutti giovani e piuttosto brevilinei. Per certi versi, questa Atalanta mi ricorda il mio Parma, una squadra senza vere e proprie grandi stelle ma che sapeva giocare bene insieme, come gruppo. E poi c'è un grande allenatore che ha instaurato un grande rapporto con i suoi giocatori».
A proposito di gruppo, Pioli sta facendo grandi cose col questo Milan.
«E' stato criticato molto, ora si sta prendendo delle rivincite. Le critiche agli allenatori sono sempre legate ai risultati, non al modo in cui lavorano. Dico sempre che noi allenatori Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie'. Se penso che si parla di un suo allontanamento a fine stagione».
E di Ibra che idea si è fatto? Giusto insistere sullo svedese anche il prossimo anno?
«Penso che sia giusto parlarne con lui e capire cosa vuole e come sta fisicamente. Chiaramente non ha più 28/30 anni. L'età anagrafica, per quanto uno si possa curare bene, a volte ti induce a prendere certe decisioni, anche tristi in alcuni casi».
Campionato deludente? Juventus troppo superiore?
«Ho sempre creduto che la Juventus fosse superiore alle altre, ma pensavo che Inter e Lazio potessero darle più fastidio. Mi aspettavo di più anche da Roma e Napoli».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Luglio 2020, 05:01
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