Pioli, missione Europa per tenersi il Milan

Luca Uccello
MILANO - Un campionato da finire, un Milan da traghettare in Europa. È la missione ancora aperta oltre che possibile che Stefano Pioli deve portare a termine prima di fine stagione. Prima che Ivan Gazidis decida il suo futuro.
Tra Casa Milan e Pioli c'è un accordo fino al 30 giugno 2021, ma c'è anche un gentleman agreement che permetterebbe al club di Via Aldo Rossi ma anche al tecnico di liberarsi o rivedere l'accordo in base ai risultati ottenuti. La linea futura però sembra ormai essere delineata da mesi.
Ralf Rangnick è l'allenatore manager che la proprietà statunitense pensa possa essere la persona giusta per riportare il Milan in alto. Il tecnico tedesco avrebbe chiesto e ottenuto un contratto di tre anni con opzione sul quarto che aspetta solo la sua firma. L'attuale manager di Red Bull starebbe facendo ii conti al Milan sul budget che il club potrebbe mettergli a disposizione per la nuova rivoluzione sul mercato. Rangnick vorrebbe infatti nuovi giocatori adatti al suo calcio e oltre a questo ci terrebbe a inserire nello staff i propri uomini. Rivoluzione sì ma non totale, almeno è quello che Gazidis starebbe cercando di trattare con Rangnick.
Di sicuro una qualificazione in Europa, un piazzamento in classifica vicino alla Champions potrebbe mettere in difficoltà l'ad rossonero. Dalla permanenza di Pioli al Milan dipende il futuro di tanti giocatori, uno su tutti Ibrahimovic. I tifosi come in passato, per quello che possono contare sulla decisione finale, sono ancora una volta con il tecnico. Intanto i giocatori, che resteranno a casa almeno fino al 23 marzo, stanno rispettando una tabella di allenamento e sono in stretto contatto con Pioli.
In un'intervista a Sky, Davide Calabria torna sulla decisione di fermare tutto: «È stato giusto, eravamo preoccupati più per la famiglia, per i nonni e i parenti. È ovvio che hai un po' di timore».
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Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Marzo 2020, 05:01
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