Botte alla figlia disabile, a processo

Botte alla figlia disabile, a processo
Sono stati mandati a processo con rito immediato i due 29enni egiziani, marito e moglie, finiti in carcere a fine maggio con l'accusa di aver picchiato e maltrattato a lungo la loro bimba di 3 anni e mezzo che ha una disabilità cognitiva. L'uomo punta a patteggiare davanti al gup, mentre la donna ha chiesto di essere giudicata in abbreviato. A carico dei genitori erano state raccolte dalla polizia locale una serie di intercettazioni in cui la madre diceva addirittura di voler uccidere la piccola. «Odio mia figlia. Mi conosci, annegherò lei e la picchierò di continuo, brutta scimmia» diceva la donna al marito. Entrambi erano stati fermati il 31 maggio in Stazione Centrale mentre stavano per imbarcarsi sul Malpensa express con l'intenzione di tornare in Egitto con gli altri 4 figli, mentre la piccola disabile era ricoverata al Fatebenefratelli. Erano stati proprio i medici dell'ospedale i primi a insospettirsi, quando il 15 maggio il padre aveva portato la bimba sostenendo che fosse caduta da sola: la piccola era in pessime condizioni igieniche e la radiografia aveva evidenziato una frattura scomposta e anche altre 15 lesioni risalenti a settimane prima.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Novembre 2019, 05:01
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