Angela Calzoni
Il mistero sulla morte di Imane Fadil, la modella marocchina di

Angela Calzoni
Il mistero sulla morte di Imane Fadil, la modella marocchina di 34 anni al centro dei processi del Rubygate con le sue rivelazioni sulle cene eleganti ad Arcore, è ancora lontano dall'essere risolto. Di certo la sua assenza sul banco dei testimoni nel corso del processo Ruby ter, ancora alle battute iniziali, potrebbe nuocere alla difesa di Silvio Berlusconi. A rilevarlo è l'avvocato Federico Cecconi, al termine di uno dei molti filoni del processo in cui il cavaliere è imputato con l'accusa di aver comprato il silenzio delle sue ospiti alle serate di Arcore, quello che riguarda il Cavaliere e l'ex infermiera di Nichelino Roberta Bonasia. Il legale ha sottolineato che la morte di Imane «nuoce alla difesa di Berlusconi, perché le sue dichiarazioni entrano nel processo direttamente» e non ci sarà la possibilità di procedere con il controesame». Di certo «quando muore una persona la massima forma di dolore non è un'espressione retorica», ha aggiunto l'avvocato. E alla domanda se l'ex premier conoscesse la modella si è limitato a un «no comment». Imane Fadil, come Ambra Batilana e Chiara Danese, dopo essere stata esclusa come parte civile nella tranche principale del processo, aveva chiesto di costituirsi nel frammento andato in scena ieri. «Ultimamente lavorava come hostess alle fiere e ai convegni anche se tutte le sue energie erano concentrate sul processo Ruby ter», ha raccontato il suo avvocato Paolo Sevesi. Il fratello Tarek, molto vicino a Imane, «è molto spaventato» dal clamore della vicenda e come gli altri familiari è in attesa di risposte che arriveranno solo dall'autopsia, per capire se c'erano sostanze radioattive nel corpo della ragazza.
E tra oggi e domani, verranno effettuati alcuni carotaggi sugli organi interni anche con il supporto di una squadra speciale dei vigili del fuoco.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Marzo 2019, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA