Studentessa si sveglia seminuda sotto un ponte: «Mi hanno stuprata»
A questo punto l'uomo, sui 40/50 anni, carnagione olivastra e capelli brizzolati, sempre secondo il racconto della ragazza, si sarebbe alzato e capito che lei si era svegliata se ne sarebbe andato lasciandola lì. La studentessa universitaria si sarebbe rivestita e sarebbe tornata a casa.
Per due giorni la ventunenne non dice niente a nessuno, poi il 28 alla madre racconta quel che poi riferirà anche agli inquirenti. Assieme alla mamma, la giovane si presenta al pronto soccorso del Giustinianeo dove i medici stilano una prognosi di 30 giorni per riferita violenza sessuale. A questo punto il caso finisce in mano alle forze dell'ordine che informano anche il magistrato di turno. E viene aperta una inchiesta. Sul luogo del presunto abuso sessuale sono stati effettuati vari sopralluoghi così come sono state acquisite tutte le immagini delle telecamere di videosorveglianza che si trovano lungo le strade della zona.
La ventunenne avrebbe escluso agli investigatori che il violentatore sia tra gli amici con cui aveva trascorso la serata. Tutti i partecipanti alla cena e alla serata nel locale del ghetto sono stati ascoltati ma non sarebbe ancora stato ricostruito cosa abbia fatto la ventunenne tra il saluto all'ultimo amico e il risveglio sotto il ponte.
La giovane, che studia all'estero, nel frattempo è ripartita per riprendere l'università dopo aver trascorso le vacanze con la famiglia a Padova.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Gennaio 2020, 15:27
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