Rom a Torre Maura, trasferimenti al via tra calci e saluti romani

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Continuano le tensioni a Torre Maura, alla periferia di Roma, mentre cominciano i trasferimenti dei primi migranti sui pulmini della polizia. Il centro di via dei Codirossoni da ieri è stato bersaglio della protesta degli abitanti della zona. «Abbiamo vinto. Qui a Torre Maura i nomadinon devono più mettere piede», è stato detto dai manifestanti ai megafoni tra gli applausi di decine di persone, soprattutto famiglie. 
 
 


Rom a Torre Maura, ancora insulti e sputi. I pm: «Odio razziale»

Uno dei residenti che stanno manifestando davanti alla struttura ha urlato contro uno dei nomadi dall'altra parte del cancello: «Scimmia di m... te ne devi andare, esci fuori che ti ammazzo», mentre un altro ha aggiunto gridando: «Dobbiamo bruciarli vivi». E alla risposta del nomade, che ha detto urlando «Si si ce ne andiamo», i manifestanti hanno cominciato a intonare cori mentre alcuni ragazzi si sono arrampicati sui muretti per aggiungersi agli slogan.

Calci e manate dai manifestanti contro il pulmino, con a bordo nove nomadi, che ha lasciato il centro.
In seguito una ventina di persone ha intonato l'inno d'Italia facendo il saluto romano. 


Tra applausi e cori è esplosa anche una bomba carta sul retro della struttura, in via Paolo Savi. I residenti stanno gridando insieme ai rappresentanti di Casapound e Forza Nuova contro gli ospiti affacciati alle finestre.

 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Aprile 2019, 23:53
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