Subsonica Live 8 tour: musica senza confini

Subsonica Live 8 tour: musica senza confini

di Massimiliano Leva
Quattro anni dall’ultimo disco, Una nave in una foresta. Adesso il ritorno con 8: come il numero di album pubblicati dall’esordio omonimo nel 1997 a oggi, ma anche ragioni più filosofiche, come spiegano: «Bella l’idea di questo numero, che con le sue forme ricorda anche l’infinito». 

Rieccoli i Subsonica, dal vivo, con la loro astronave pop che viaggia senza confini musicali, ma neppure geografici, questa sera alle 21 al Palazzo dello Sport, piazzale dello Sport (Eur). «I nostri suoni, i nostri orientamenti sonori da sempre sono senza confini. Ogni volta che pubblichiamo un nuovo cd per noi è come ripartire per un nuovo viaggio, un viaggio che non conosce limiti né barriere geografiche». Non a caso, prima di intraprendere la tournée italiana i Subsonica hanno cominciato all’estero: Parigi, Londra, Monaco, Bruxelles, Berlino. Quasi a ribadire che quel concetto di internazionalità vale anche in ambito europeo. In fondo, è vero che il loro stile, tra elettronica e dance, riprende il marchio di fabbrica di tante band straniere.

«All’inizio era il suono trendy del momento. Negli anni ’90 abbiamo beneficiato del fatto di essere considerati un gruppo italiano che però rappresentava certe sonorità allora in voga all’estero. Poi siamo cresciuti, siamo andati oltre le mode, abbiamo fatto il possibile per essere sempre più noi e nello stesso tempo universali. E in questo caso, la differenza la fa la scrittura delle canzoni» ha spiegato Max Casacci, chitarrista e deus ex machina della band. E, 8, il nuovo disco, riporta a certe sonorità delle origini. «Sì, un po’ è un ritorno ai suoni dei primi anni, a quelle densità che avevano i testi delle nostre canzoni. Per noi l’elettronica è come un elisir e il pop la contemporaneità musicale da cui ci piace sempre attingere». Dal vivo, non mancano i pezzi forti: Disco Labirinto, Glaciazione, Nuvole rapide, Liberi tutti. Il cielo su Torino, Aurora sogna. Con loro sul palco in un paio di brani anche Willie Peyote, il rapper torinese che ha scritto con la band L’incubo.
riproduzione riservata ® 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Febbraio 2019, 01:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA