Roma, la casetta di Spelacchio? Abbandonata a Villa Borghese
di Simone Pierini
Una seconda chance che si era guadagnato dopo aver commosso il mondo intero con i suoi rami poveri e raggrinziti. Una casetta fatta di panelli in legno, che doveva essere utilizzata come ritrovo in cui cambiare e accudire i bambini piccoli. Al suo interno la casetta avrebbe dovuto contenere un fasciatoio e delle comode poltrone, magari dei giochi per i bimbi. Un'iniziativa di stampo tutta trentina, che si era adoperato per ridare orgoglio al suo albero. Quel trentino dove Spelacchio nacque, verde e rigoroso, prima di giungere nella Capitale e ritrovarsi prima sbeffeggiato e ridicolizzato per poi essere abbracciato come vittima. Un'opera, la Baby Little Home, curata dalla Magnifica Comunità di Fiemme che si era offerta di trasformare l'albero utilizzandone il legno.
La sindaca di Roma Virginia Raggi aveva accolto con entusiasmo l'idea definendolo «un esempio concreto di riuso creativo, perché tutto può tornare a nuova vita». Oggi però la casetta, posizionata nei pressi della ludoteca vicina a via Casina di Raffaello, è letteralmente abbandonata, con le transenne ne delimitano l'accesso. «Un esempio concreto di riuso creativo al momento inutilizzato. Al suo interno non c'è nulla, nessuno può entrare e nessun bambino può giocarci. Mancano gli allacci ai servizi e la casetta giace lì, inerme senza uno scopo, nel verde di uno dei parchi più belli di Roma. Ora Spelacchio chiede un altro aiuto. Chiede che gli venga regalato un futuro migliore, riportandolo in vita e riconsegnandoli lo splendore delle sue origini.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Ottobre 2019, 08:39
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