Roma Pride, la Regione Lazio revoca il patrocinio: «Nessun sostegno a chi promuove l'utero in affitto»

La Regione esprime il suo rammarico per il fatto che il patrocinio, concesso in buona fede, sia stato strumentalizzato

Roma Pride, la Regione Lazio revoca il patrocinio: «Nessun sostegno a chi promuove l'utero in affitto»

di Redazione Web

Il Roma Pride continua a far parlare. Dopo l'annuncio dell'assenza di Arisa, dovuta agli insulti ricevuti, ecco che la Regione Lazio ha revocato il patrocinio alla manifestazione. Una decisione, fa sapere la Regione, che si è resa necessaria e inevitabile a seguito delle affermazioni, dei toni e dei propositi contenuti nel manifesto dell'evento intitolato «Queeresistenza», consultabile pubblicamente sul sito della kermesse.

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Roma Pride: la Regione Lazio revoca il patrocinio

Le affermazioni, secondo la Regione Lazio, violano le condizioni esplicitamente richieste per la concessione del patrocinio precedentemente accordato in buona fede da parte di Regione Lazio. In particolare: «Il testo viola le condizioni di rispetto esplicitamente richieste nei confronti delle sensibilità dei cittadini del Lazio e rivendica l'imposizione della legalizzazione di azioni illegali e vietate dall'ordinamento italiano. La firma istituzionale della Regione Lazio non può, né potrà mai, essere utilizzata a sostegno di manifestazioni volte a promuovere  comportamenti illegali, con specifico riferimento alla pratica del cosiddetto utero in affitto. E ciò anche alla luce di quanto dichiarato da Mario Colamarino, presidente del Circolo Mario Mieli e portavoce del Roma Pride», dichiarara la Regione.

La Regione Lazio esprime «altresì rammarico per il fatto che il patrocinio, concesso in buona fede da Regione Lazio, sia stato strumentalizzato. Quanto avvenuto rappresenta un'occasione persa per costruire un dialogo maturo e scevro da ogni ideologia - fortemente voluto e sentito da questa amministrazione - per promuovere una reale inclusione e combattere ogni forma di stigma e discriminazione». La Giunta del Lazio ribadisce «il proprio impegno sui diritti civili,come dimostra, del resto, l'operato pluriennale del presidente Francesco Rocca su temi fondamentali che però nulla hanno a che vedere con la maternità surrogata».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Giugno 2023, 19:28
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