Roma, l'Oref boccia il bilancio consolidato del Campidoglio. La giunta Raggi: "Non vincolante"

Roma, l'Oref boccia il bilancio consolidato del Campidoglio. La giunta Raggi: "Non vincolante"
L'Oref (organismo di revisione economica e finanziaria) ha bocciato il bilancio consolidato del Campidoglio. Nelle conclusioni della sua relazione non ritiene che «le risultanze esposte nel bilancio rappresentino in modo veritiero e corretto la reale consistenza economica, patrimoniale e finanziaria del gruppo amministrazione pubblica di Roma Capitale ed esprime parere non favorevole all'approvazione del bilancio consolidato dell'esercizio 2016». 

I revisori invitano l'ente ad «adottare i provvedimenti di competenza potenziando le strutture preposte al controllo e alla verifica dei rapporti con le società partecipate».

«Il parere dell'Oref sul consolidato di Bilancio non è vincolante, quindi andiamo in aula», ha detto l'assessore al Bilancio di Roma, Gianni Lemmetti, nel corso della seduta odierna della commissione Bilancio in risposta ai consiglieri d'opposizione che chiedevano di non portare in assemblea capitolina la delibera inerente al consolidato a seguito del parere non favorevole dell'Oref. Ancora Lemmetti, tramite Facebook: «Oref fa politica. La nostra amministrazione approverà il Bilancio consolidato 2016 di Roma Capitale. E non si farà fermare da chi approfitta del suo ruolo tecnico per esprimere giudizi politici che non gli competono». «Giunta e maggioranza M5S andranno avanti compatti nel dare via libera al Bilancio consolidato entro la scadenza di legge del 30 settembre».

Quello dell' Oref è «un parere non richiesto, visto che la normativa prevede che sul consolidato i revisori rilascino solo una relazione. Ancora una volta, dunque, l'organo di revisione utilizza la valutazione di un documento contabile del Comune per ritagliarsi uno scampolo di protagonismo che esula dal suo ruolo istituzionale - continua Lemmetti -. Così come esula dai compiti dei revisori rilasciare interviste ai giornali su temi sensibili dell'amministrazione, cercando di dettare la linea sulle politiche di bilancio in spregio delle regole deontologiche della professione di revisore contabile. L'Oref esprime dunque pareri politici». «Ma se i revisori vogliono fare politica - aggiunge - devono candidarsi e ottenere il consenso dei cittadini. Altrimenti devono attenersi alla loro funzione e lasciare ai portavoce dei romani, legittimamente eletti, il compito di compiere le scelte per il futuro della Capitale».

Ecco quanto si legge nelle controdeduzioni alla relazione dell'Oref: «Alcune delle osservazioni e criticità presenti nella stessa relazione sono state evidenziate, affrontate e risolte sia nella documentazione a corredo della proposta deliberativa, sia esplicitate in sede di incontri avuti con l'organismo stesso per cui risulta non giustificabile (e quindi immotivabile) il giudizio finale a cui è pervenuto il collegio».
Nella relazione si ritengono «superati i rilievi fatti dall'Oref» prendendo atto che «il bilancio consolidato 2016 parte dalle risultanze approvate in sede di rendiconto 2016 con il parere favorevole dell'Oref».

Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Settembre 2017, 14:52
© RIPRODUZIONE RISERVATA