Roma, il denaro della droga investito nel business delle consegne a casa: sequestrati beni per 6 milioni a un narcos

Il denaro della droga investito nel business delle consegne a casa: sequestrati beni per 6 milioni a un narcos

di Emilio Orlando

Grazie ai proventi di denaro sporco, avevano creato aziende di trasporti e per quelle consegne a domicilio che tutti hanno imparato a conoscere quasi quotidianamente durante la pandemia. Dietro il boom degli acquisti sui siti di e-commerce, infatti, ci sono anche aziende pronte a sfruttare il business delle consegne a casa, celando il lato oscuro della criminalità che investe su camion, furgoni e lavoro degli ignari fattorini.


L'ennesima conferma arriva dalla sentenza di primo grado di confisca, emessa dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Roma, nei confronti di Daniele Ferri (un narcotrafficante del Trullo) a cui i giudici, dopo averne riconosciuto la pericolosità sociale, gli hanno confiscato patrimoni aziendali forse gestiti da prestanomi. Il 45enne era stato arrestato dai carabinieri del nucleo investigativo nel 2018 perché promotore di un'organizzazione criminale specializzata nell' importazione di grossi carichi di cocaina, hashish e marijuana nei quartieri romani del Trullo, Monteverde e Montespaccato e nel comune di Pomezia.


Tra i beni oggetto della confisca figura una società operante nel settore dei trasporti su gomma e nella logistica e un'altra che vendeva prodotti ortofrutticoli.

I magistrati hanno anche stabilito, in base alle perizie dei consulenti nominati che insieme a quelli delle difese hanno periziato l'intero patrimonio aziendale e personale di Ferri e dei proposti, di confiscare due appartamenti al Trullo e diversi conti correnti bancari per un valore complessivo stimato in circa 6 milioni di euro. Una ricchezza, secondo i periti, da ricondurre a flussi di soldi la cui provenienza sarebbe dubbia e alla sproporzione con quanto dichiarato al Fisco, nient'affatto congrua con le operazioni immobiliari e societarie in cui Daniele Ferri era al centro. La decisione definitiva, sulla sorte dei beni del narcotrafficante, spetterà alla corte d'Appello.


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Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Giugno 2021, 09:18
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