Il lupo (anche se, in tal caso, sarebbe più appropriato dire... la lupa) perde il pelo ma non il vizio: dopo il caso Luparelli, ovvero il consigliere comunale che (come denunciato da Leggo) si collega ai lavori dell'Aula sdraiato sul divano con il cuscino dietro la testa e la sigaretta in mano), ecco il caso Mennuni. Pochissime ore dopo la consigliera di Fratelli d'Italia, Lavinia Mennuni, ieri è infatti intervenuta in commissione Turismo e Cultura collegandosi direttamente dalla sua auto. Proprio mentre era al volante.
Consigliere sul divano, la presidente Celli: «Non me ne sono accorta». Per lui un ammonimento
Durante la seduta capitolina, in diretta streaming, la consigliera guidava buttando un occhio al cellulare posizionato sul cruscotto di fronte a sé, sul lato destro. E pensare che le commissioni capitoline si svolgono online per evitare i rischi Covid: in questo modo, però, a rimetterci è la sicurezza stradale. La distrazione è dietro l'angolo, vale per tutti: dall'autista dell'autobus al ragazzino neopatentato fino all'automobilista più esperto. Semplicemente, non si fa.
Roma, cuscino e sigaretta: il consigliere si collega sdraiato sul divano. «Mica stavo a dormì...»
E allora in Campidoglio serve un cambio di passo: ieri la presidente dell'Assemblea capitolina Svetlana Celli, dopo il caso Luparelli, ha assicurato a Leggo che proverà a riportare un po' di ordine nel comportamento dei consiglieri. «Siamo rappresentanti delle istituzioni sempre.
In arrivo quindi la netiquette dell'online, utilizzata anche a scuola per evitare i comportamenti scorretti in dad da parte dei ragazzini. «Mi dispiace per l'accaduto spiega la Mennuni voglio sottolineare che non sono membro di quella commissione: ho chiesto di intervenire ma, avendo un delicato impegno famigliare, ho dovuto fare due cose insieme. Ci tenevo molto a partecipare per presentare la delibera per la candidatura del Lido di Ostia Roma come sito Unesco».
riproduzione riservata ®
Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Gennaio 2022, 10:07
© RIPRODUZIONE RISERVATA