Peste suina a Roma, niente export in Europa e neppure pic-nic nella "zona infetta": ecco la mappa

Peste suina a Roma, niente export in Europa e neppure pic-nic nella "zona infetta": ecco la mappa

di Mario Fabbroni

L’Italia deve provvedere ad istituire «immediatamente una zona infetta in relazione alla peste suina africana» che comprenda varie aree del comune di Roma. Non lascia scelta il diktat che arriva dalla Ue. La decisione è stata già pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ed indica nel dettaglio le zone dell’area capitolina interessate dal provvedimento d’urgenza. Che, nel dettaglio, vuol dire: stop suini da area infetta ad altri stati. Un blocco che riguarda anche i derivati e che durerà almeno fino al 31 agosto. 
L’Italia “provvede affinché non siano autorizzati i movimenti di partite di suini detenuti nelle aree elencate come zona infetta e dei relativi prodotti verso altri Stati membri e Paesi terzi”, si legge nel dispositivo. 


All’interno delle aree agricole e naturali interessate dal focolaio non si possono organizzare eventi, feste o pic-nic. È vietato avvicinarsi ai cinghiali oppure dare loro da mangiare. È inoltre raccomandata la disinfezione delle scarpe all’uscita dalle aree agricole e naturali che ricadono nel perimetro della zona rossa, che è stato allargato (come si può verificare dalla tabella).
Imminente anche l’abbattimento selettivo dei cinghiali per combattere il virus della peste suina africana.

Il ministero della Salute sta per specificare le modalità di attuazione con un’ordinanza.


Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Maggio 2022, 07:51
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