Roma, il cimitero delle auto abbandonate in strada, gara deserta: nessuno le ritira

Roma, il cimitero delle auto abbandonate in strada, gara deserta: nessuno le ritira
Bruciacchiate, smembrate, spiaggiate sull'asfalto da chissà quanto. Sono anche questi «simboli dell'abbandono» di Roma, per dirla con Claudio Strinati, spilli di degrado che si piantano sulla mappa dell'Urbe e ci restano per mesi, a volte per anni, fino a confondersi col paesaggio, scribacchiate dalle bombolette dei writer, sminuzzate da qualche ricambista in cerca d'occasioni clandestine, ripari alla buona per disperati, almeno fino a quando non arriva un vandalo a innaffiarle di benzina per farci un falò velenoso. Eccole le carcasse delle auto che abbrutiscono le strade di Roma. Quante? Difficile fare di calcolo. Certo è che il Campidoglio aveva in programma di rimuoverne almeno 5.500 nell'arco dei prossimi due anni. Invece niente, non si è fatta avanti neppure una ditta per occuparsi della commessa. Gara deserta, niente servizio.

GROVIGLIO BUROCRATICO
Ai romani, almeno per ora, non resta che rassegnarsi a questo sterminato cimitero di pneumatici e carrozzerie squassate. I carri attrezzi hanno smesso di agganciare le auto «in stato di abbandono», spesso rubate, il 31 agosto scorso, quando è scaduto l'appalto che il Comune aveva assegnato alla fine del 2015. Da cinque mesi quindi niente più rimozioni. Avrebbe dovuto essere una pausa breve, invece a Palazzo Senatorio, ancora oggi, nessuno sa dire con precisione fino a quando questa caterva di telai ossidati dovrà rimanere su strade e piazze della Città eterna. Va riconosciuto che la colpa, in questo caso, non è imputabile all'amministrazione comunale, che si era mossa per tempo, tanto da bandire una gara che avrebbe dovuto essere assegnata definitivamente entro la fine dell'anno passato. Ma è andata male: nonostante ci fossero sul piatto quasi 200mila euro (184.481, per la precisione), nella sede del Comando della Polizia locale non è arrivata neanche una busta. Offerte: zero.

L'ALLARME
Ora ci si riprova, la Municipale ha avviato l'iter per poter bandire una nuova commessa in tempi brevi, anche perché il problema non è di quelli da prendere sotto gamba, in tema di degrado urbano. Scrive infatti la Polizia locale nelle carte dell'appalto: «I veicoli in stato di abbandono costituiscono un segnale di degrado per il territorio e contribuiscono a generare disagio e allarme sociale», ecco perché portarle via dalle carreggiate è considerato dal Comune un servizio «essenziale per la tutela dell'ambiente e della pubblica incolumità».
Il fatto è che le malridotte casse del Campidoglio non possono permettersi di internalizzare il servizio, impensabile insomma che siano i nostri pizzardoni a trasbordare i rottami di metallo dalle piazze fino alle gru degli sfasciacarrozze: «Il Corpo di Polizia locale non dispone di mezzi per l'espletamento dell'attività di rimozione dei veicoli a motore o rimorchi rinvenuti in stato di abbandono», viene annotato ancora nelle carte della gara andata deserta. Per questo il Campidoglio «si avvale di imprese individuate in seguito all'espletamento della procedura di gara». Sempre che qualcuno, a queste gare, si presenti. Altrimenti il cimitero delle auto abbandonate è destinato a ingrossare le proprie fila rugginose ogni giorno di più.

Lorenzo De Cicco
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Ultimo aggiornamento: Domenica 4 Febbraio 2018, 13:30
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