Vannini, nuovi elementi scagionano Ciontoli: «È stato suo figlio». Ma è scontro tra testimoni

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Nuovi elementi sembrano riaprire il caso sulla morte di Marco Vannini. Dei testimoni hanno rivelato dei particoari che scagionerebbero Antonio Ciontoli, mettendo invece nei guai il figlio. Non solo Vannicola è in attesa di essere ascoltato dagli inquirenti, ma anche il brigadiere Amadori è stato convocato in Procura a Civitavecchia.

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Vannicola, in una confessione a Le Iene, aveva raccontato che Roberto Izzo, ex comandante della stazione dei carabinieri di Ladispoli e per altro suo amico, gli avrebbe confessato che a sparare a Marco la sera del 17 maggio 2015 non sarebbe stato Antonio Ciontoli, ma il figlio Federico. Come riporta il Messaggero, ora la testimonianza è al vaglio degli inquirenti  intenzionati a procedere per diversi reati, quali favoreggiamento e falsa testimonianza. Amadori però, che in passato aveva confessato che Ciontoli non voleva inguaiare il figlio, ha detto di non aver mai conosciuto Vannicola, né he Izzo abbia mai detto che ad aver sparato era il figlio di Ciontoli.
 
 


Amadori ha sottolineato che l'intervista televisiva è stata male interpretata e ha negato i rapporti incrinati con Izzo. Tra pochi giorni sarà ascoltato anche Vannicola, mentre la famiglia Vannini continua a chiedere giustizia per la morte del loro giovane figlio. 
 
Ultimo aggiornamento: Sabato 25 Maggio 2019, 15:02
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