Il caso Marco Vannini a Chi l'ha Visto, gli avvocati di Ciontoli ricorrono in Cassazione: «Cinque anni sono troppi»
di Silvia Natella
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Come spiegano in studio, l'omicidio colposo è punibile fino a un massimo di cinque anni di reclusione a partire da sei mesi. Il ricorso è motivato dal fatto che a Ciontoli è stato dato il massimo della pena per il tipo di reato. Si chiede, inoltre, il riconoscimento delle attenuanti generiche e quindi l'ulteriore sconto di un terzo. «Potrebbero concludere a quattro mesi di carcere se vincessero il ricorso», dicono in studio.
Nelle carte si legge anche che non si è tenuto conto della personalità di Ciontoli e dalla sua dedizione allo Stato. L'uomo, infatti, è un militare e ha sempre temuto che la morte del ragazzo potesse compromettere la sua carriera. Marco è morto per un colpo d'arma da fuoco nell'abitazione della fidanzata.
Alla trasmissione di Rai Tre, in presenza della madre di Vannini, si cerca di far luce sulla posizione dell'ex comandante dei carabinieri di Ladispoli Roberto Izzo, lo stesso tirato in causa da un supertestimone (Davide Vannicola) recentemente. Izzo avrebbe detto a Vannicola di aver fatto una sciocchezza: «Mi disse che Ciontoli lo aveva chiamato per risolvere un problema che c'era stato in famiglia, chiamandolo prima della chiamata all'ambulanza e che Antonio non era stato ad uccidere Marco, ma suo figlio».
«Io spero ch«e Marco abbia giustizia perché se la merita», le parole della mamma.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Maggio 2019, 22:29
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