Madonna di Trevigiano, «lacrime compatibili con sangue di maiale». La svolta nelle indagini

A Trevignano Romano le indagini sulle lacrime dalla statua sarebbero a un punto di svolta

Madonna di Trevigiano, «lacrime compatibili con sangue di maiale». La svolta nelle indagini

di Niccolò Dainelli

Il caso delle lacrime della Madonna di Trevigiano Romano continua a far parlare. La cittadina a pochi chilometri da Roma, sulle sponde del lago di Bracciano, è diventata - da mesi - meta di un pellegrinaggio ininterrotto per pregare ai piedi della statua della Vergine che piangerebbe sangue. Ma, adesso, spuntano le indagini che potrebbero far ricredere anche i più fedeli. 

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Lacrime compatibili con sangue di maiale

A Trevignano Romano le indagini sulle lacrime dalla statua (custodite dalla sedicente veggente Maria Giuseppa Scarpulla, nota come Gisella Cardia) sarebbero a un punto di svolta. L'inviato di "Mattino Cinque News" Paolo Capresi, infatti, ha riferito alcuni aggiornamenti sulle analisi ematiche condotte dagli inquirenti che per «consistenza, colore e densità» sarebbero compatibili col sangue di maiale

«Chiesa della verità»

«Il vescovo sapeva e doveva rispondere alle domande, noi dobbiamo essere la Chiesa della verità non possiamo vivere di sole incertezze», ha commentato a caldo Don Patrizio Coppola. «Perché dal punto di vista amministrativo non è stato fermato questo abuso sul campo?», si domanda invece la giornalista Mediaset Safiria Leccese. «La Chiesa dovrebbe fermare Gisella. Se confermata, questa truffa ha fatto leva sul bisogno di spiritualità delle persone e quindi si configurerà come un grave plagio».

In attesa del riscontro ufficiale delle indagini tuttora in corso la veggente Gisella si è trasferita nel vicino convento di san Vincenzo a Bassano. 

La leggenda

La leggenda è stata creata e alimentata da Maria Giuseppa Scarpulla, l'imprenditrice 53enne di origini siciliane e che da cinque anni sostiene di parlare con la Madonna di Trevignano. Se i risultati delle analisi ematiche fossero confermati, dunque, non ci sarebbe niente di strano. Il motivo? La veggente - già condannata a due anni per bancarotta - ha creato un'associazione per promuovere le visite alla statua eretta nella radura di un parco naturale sulle sponde del lago, alla quale i seguaci possono iscriversi previo pagamento di una tariffa minima di 50 euro. Una leggenda, dunque, costruita ad hoc per truffare fedeli e credenti.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Aprile 2023, 16:37
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