Roma, fontana di piazza Colonna deturpata. Il Campidoglio: «Rotto il labbro di uno dei delfini»

Infruttuose le ricerche del pezzo mancante. Al vaglio i video delle telecamere di sorveglianza

Deturpata la fontana di piazza Colonna, il Campidoglio: «Rotto il labbro di uno dei delfini»

La fontana di piazza Colonna a Roma è stata deturpata da un atto vandalico. Il danno all'opera cinquecentesca è stato rilevato durante un'operazione di pulizia ordinaria. «Uno dei delfini del gruppo scultoreo collocato sul lato nord (per la precisione quello rivolto verso la Galleria Colonna) è ora mancante di una porzione del labbro superiore», ha comunicato il Campidoglio in una nota. 

La ricerca del pezzo della scultura mancante non è andata a buon fine. La Sovrintendenza Capitolina ha sporto denuncia presso le autorità competenti e ha fatto richiesta di visionare i filmati registrati dalle telecamere posizionate nell'area.

La storia della fontana

«La fontana, progettata da Giacomo della Porta e realizzata tra il 1575 e il 1585 dallo scultore Leonardo Sormani, era alimentata dalla direttrice maestra dell'Acquedotto Vergine - continua la comunicazione del Campidoglio -. Originariamente Della Porta aveva previsto di collocare la fontana a ridosso del basamento della colonna e di realizzare, sull'orlo della vasca, un mascherone fiancheggiato da delfini da cui sarebbe sgorgata l'acqua. Nel progetto definitivo invece prevalse il distacco tra fontana e colonna e come unici elementi decorativi le teste di leone.

Al 1656 si data il primo restauro, a opera del Bernini».

«Si trattò di un intervento di lieve entità che non cambiò l'aspetto della fontana a differenza di quanto avvenne nel 1702, quando papa Clemente XI Albani (1700-1721) la fece restaurare nuovamente dall'architetto Giovanni Battisti Contini, il quale fece fare vari lavori di scalpello e aggiunse una stella ad otto punte, simbolo araldico del pontefice, tolta durante il restauro del 1830. A questa data la fontana versava in cattive condizioni e in occasione del piano di livellazione di via del Corso e delle piazze adiacenti si decise di pulirla e di migliorarne i getti dell'acqua. Fu allora che si aggiunsero le due coppie di delfini realizzate dallo scultore Achille Stocchi e fu posta nel mezzo «la tazza rotonda, sostituendola ad altra assai malconcia», si legge.

 

Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Marzo 2022, 19:06
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