Don Ernesto ha paura?
«Sono scosso, non lo nego. Ho provato ad aiutare queste persone ma è stato un errore. Una volta che mi sono accorto delle bugie che raccontavano per ottenre i soldi ho chiuso i rubinetti. E loro si sono ribellati».
In che modo?
«Minacce, attacchi durissimi a me e ai miei collaboratori, per questo ho deciso di rivolgermi ai carabinieri»
E ora?
«Due-tre personaggi più violenti insistono. Una persona è arrivata a minacciare il mio segretario dicendo “vi brucio tutto”»
Ma da dove nasce questa vicenda?
«Le parrocchie possono chiedere un contributo all’elemosineria vaticana per aiutare le famiglie più bisognose; ognuno può presentare richiesta ogni sei mesi. Le diocesi si fanno “garanti” dello stato di necessità di queste persone, aiutandole a ottenere il denaro».
A quanto ammonta questo contributo?
«Dai 150 ai 250 euro circa.... ».
Chi si presentava alla sua porta?
«Alcuni italiani e molti rom. Zingari, nomadi, come li vuole chiamare? Sono i più insistenti».
Cioè?
«Ogni giorno qui al citofono venivano fra i 20 e i 30 rom. Sempre gli stessi, a chiedere denaro con le scuse più disparate: e quando davo loro dei soldi, insistevano chiedendone di più. A un certo punto ho detto basta, e ho deciso di non aiutarli più».
Quanti soldi ha dato a queste persone?
«In un anno tra i cinque e i settemila euro». È turbato? «Non mi era mai capitata una situazione del genere, mi ha cambiato.
Ora sono più guardingo verso chi viene da me a chiedere aiuto».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Novembre 2018, 01:00
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