Don Ernesto: «Vengono ogni giorno, ho paura di ritorsioni. Urlano “diamo fuoco a tutto”»

Don Ernesto: «Vengono ogni giorno, ho paura di ritorsioni. Urlano “diamo fuoco a tutto”»

di Luca Calboni
Piega con cura i paramenti sacri con cui ha appena celebrato la messa domenicale. Si siede alla scrivania in legno scuro e senza indugi racconta quello che sta accadendo a Testaccio. Don Ernesto Grignani, 73 anni appena compiuti parla di come la parrocchia sta reagendo alle vessazioni dei rom.
Don Ernesto ha paura?
«Sono scosso, non lo nego. Ho provato ad aiutare queste persone ma è stato un errore. Una volta che mi sono accorto delle bugie che raccontavano per ottenre i soldi ho chiuso i rubinetti. E loro si sono ribellati».
In che modo?
«Minacce, attacchi durissimi a me e ai miei collaboratori, per questo ho deciso di rivolgermi ai carabinieri»
E ora?
«Due-tre personaggi più violenti insistono. Una persona è arrivata a minacciare il mio segretario dicendo “vi brucio tutto”»
Ma da dove nasce questa vicenda?
«Le parrocchie possono chiedere un contributo all’elemosineria vaticana per aiutare le famiglie più bisognose; ognuno può presentare richiesta ogni sei mesi. Le diocesi si fanno “garanti” dello stato di necessità di queste persone, aiutandole a ottenere il denaro».
A quanto ammonta questo contributo?
«Dai 150 ai 250 euro circa.... ».
Chi si presentava alla sua porta?
«Alcuni italiani e molti rom. Zingari, nomadi, come li vuole chiamare? Sono i più insistenti».
Cioè?
«Ogni giorno qui al citofono venivano fra i 20 e i 30 rom. Sempre gli stessi, a chiedere denaro con le scuse più disparate: e quando davo loro dei soldi, insistevano chiedendone di più. A un certo punto ho detto basta, e ho deciso di non aiutarli più».
Quanti soldi ha dato a queste persone?
«In un anno tra i cinque e i settemila euro». È turbato? «Non mi era mai capitata una situazione del genere, mi ha cambiato.
Ora sono più guardingo verso chi viene da me a chiedere aiuto».

Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Novembre 2018, 01:00
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