Rom e pizzo sull'elemosina, Giorgia Meloni: «Siamo con Don Ernesto, non lasciamolo solo»
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Una situazione esplosiva quella di Testaccio, nella comunità parrocchiale di Santa Maria Liberatrice. Una questione che ha scosso l’intera comunità testaccina attorno al suo parroco. E i fedeli sono pronti a difenderlo: «Nessuno tocchi Padre Ernesto - tuona Maurizio, 44 anni e una passione per il calcio in oratorio - i rom non devono più provare ad avvicinarsi qui. Siamo tutti uniti e non faremo sconti a nessuno».
E ancora: «È la dimostrazione che certi tipi di persone non possono essere aiutate - incalza Elena, 75 anni vissuti a Testaccio - non ci si può scagliare contro la Chiesa e contro il suo parroco per pretendere denaro». In effetti che la situazione sia tesa lo dimostrano anche le decine di cartelli affissi in parrocchia: «Avviso alle persone nomadi: le lettere per richiedere il sostegno economico sono sospese».
Una scelta che ha mandato su tutte le furie i rom che ormai davano per scontati quei soldi. Qualcuno ha preso di mira Padre Ernesto, urlandogli in faccia minacce pesanti per la mancata “elemosina”.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Novembre 2018, 10:24
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