Birra Peroni, eccellenza romana che guarda al futuro, tra sostenibilità e risparmio energetico

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di Paolo Travisi

Una storia lunghissima, nata nel 1846, a Roma, una realtà industriale di famiglia che poi è divenuta una multinazionale, che conserva il suo cuore romano. Birra Peroni, nei suoi storici stabilimenti (del 1973) tra Tor Sapienza e La Rustica, prossimi ai 50 anni di attività, si rinnova. Anzi rinnova i suoi uffici amministrativi, subito dopo la pandemia da Covid, per ridare i giusti spazi ai lavoratori, in un'ottica di sostenibilità. Il progetto, infatti, permetterà una riduzione del 45% dei consumi idrici, un risparmio del 35% su quelli energetici e l’abbattimento del 33% delle emissioni di CO2, un passo ulteriore per l’obiettivo zero emissioni che Peroni si è prefissata di raggiungere su tutti i siti produttivi entro il 2030.

Ad inaugurare gli spazi, insieme all'amministratore delegato di Peroni Enrico Galasso e al Direttore Relazioni Esterne e Affari Istituzionali Federico Sannella, l’Assessora alle Attività Produttive e alle Pari Opportunità di Roma Monica Lucarelli ed il Vice Presidente della Regione Lazio Daniele Leodori, assente invece il sindaco Roberto Gualtieri, che ha saltato l'incontro per presenziare al Liceo Visconti. 

“Il restyling che inauguriamo oggi punta a offrire una risposta reale ai bisogni dettati dalla rapida affermazione di nuovi modelli di lavoro. Peroni non è solo un luogo di tradizione, ma di connessione con i valori, spazio di inclusività, aperti senza barriere - considera Enrico Galasso, amministratore delegato di Birra Peroni - abbiamo rinnovato un'ala di un edificio, ma poi ristruttureremo la cantina e l’area ristorante, per un totale di 6 milioni di euro che si aggiungono agli investimenti fatti nello stabilimento di Roma, un'eccellenza del gruppo giapponese Asahi, di cui facciamo parte".

Un'azienda storica, dunque, ma soprattutto una delle poche realtà industriali che non hanno abbandonato la capitale, che conserva lo spirito di rinnovare e che continuerà a farlo nel suo stabilimento di Tor Sapienza che produce la birra e la esporta in tutto il mondo. "Sarò felice di tornare qui per festeggiare 50 anni, Peroni è cresciuta con la città e quando si pensa a Roma quasi mai si pensa all'innovazione che possiamo trasmettere al mondo, è un'eccellenza di cui andare fieri". 

Il rinnovo degli uffici, unito agli investimenti che in tempi recenti hanno riguardato lo stabilimento di Roma - 5,2 milioni di euro per l’implementazione della capacità produttiva e per lo sviluppo della linea no-alcol - testimoniano e confermano, anche in prospettiva futura, la centralità della sede produttiva nella strategia aziendale di Birra Peroni, e il suo ruolo all’interno del tessuto economico e lavorativo della capitale e del Lazio in generale.

Gli uffici di Roma e lo stabilimento occupano una superficie di circa 200.000 mq, impiegando oltre 350 collaboratori, e hanno una capacità produttiva media annua fino a 3 milioni di ettolitri, in grado di contribuire per oltre il 40% al valore economico diretto e indiretto generato da Birra Peroni in Italia.

Voglio complimentarmi con Birra Peroni per essere una delle prime aziende italiane a ripensare alla sede e agli uffici in base alle nuove esigenze del mercato del lavoro. Il modo di lavorare sta cambiando, di conseguenza dobbiamo iniziare a ripensare e a progettare nuovi spazi. Questo è un esempio di quello che dovremo fare: luoghi sempre più sostenibili e interconnessi con il territorio che li circonda” ha dichiarato Daniele Leodori, Vice presidente della Regione Lazio


Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Maggio 2022, 19:24
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