Nidi d'api nascosti a Roma, oltre 100mila nascoste nell’intercapedine di una villa. L’esperto: «Sono in forte espansione»

La scoperta nella giornata di ieri ad Ardea: sette i favi rimossi e l’edificio è stato messo in sicurezza

Video

di Alessia Perreca

Le chiamate per segnalare i nidi all’interno delle abitazioni sono (almeno per il momento) limitate, ma la loro presenza in città è un dato certo: le api hanno iniziato a riprodursi complice il caldo anomalo. La prima colonia della stagione è stata scovata nella giornata di ieri in un’abitazione ad Ardea: (oltre) 100mila insetti nascosti nell’intercapedine. «Nel giro di poco tempo il numero degli imenotteri sarebbe cresciuto fino a moltiplicarsi», spiega a “Il Messaggero” l’etologo Andrea Lunerti intervenuto per rimuovere i favi e mettere in sicurezza il locale».

Da Ufficiale della Marina a apicoltore nel borgo da 640 abitanti: «Guadagnavo e spendevo tanto, ma per essere felici non basta»

La scoperta

L’allarme è stato lanciato da Mirko il proprietario della villa che aveva percepito la presenza delle api già dalla fine dello scorso anno. L'attività degli insetti si era interrotta con l’arrivo dell’autunno per poi riprendere un mese fa tanto che l’uomo ha avvertito i ronzii mentre era seduto davanti al pc: quello sciame sarebbe cresciuto ulteriormente fino a divenire un serio pericolo per lui e per suo figlio di 8 anni. «Le api erano moltissime - racconta Lunerti - abbiamo rimosso 7 favi da un metro, circa 10kg di miele mentre la Regina non ha mai smesso di deporre le uova.

In poco tempo avrebbero iniziato la sciamatura». La colonia è stata interamente recuperata e trasportata presso il rifugio del Lupo: «Le abbiamo salvate - specifica l’esperto - grazie a due prototipi che ho costruito nelle scorse settimane. Le api vengono aspirate, condotte all’interno di una porta sciami ed infine trasportate in un riparo sicuro ma senza subire alcun trauma». 

Cosa accadrà nei prossimi mesi?

«Le api - osserva Lunerti - sono già in forte espansione: hanno circa un mese e mezzo di anticipo e si prevedono grandi sciamature. Cerchiamo - suggerisce l’etologo - di comportarci in maniera responsabile come ha fatto Mirko: se siamo consapevoli che ci sono cavità con colonie contattiamo immediatamente un esperto per rimuoverle. Perché la loro proliferazione metterebbe certamente in difficoltà gli occupanti non solo dell’abitazione, ma anche del quartiere stesso. Gli insetti corrono a popolare i comignoli, intercapedini oppure i cassoni delle finestre e si riproducono in maniera esponenziale. Possono arrivare ad attaccarsi alle macchine e ai motorini. Tutta la natura è in netto anticipo e molte specie - conclude Lunerti - avvertiranno le conseguenze di questo cambiamento climatico».


Ultimo aggiornamento: Domenica 10 Marzo 2024, 09:19
© RIPRODUZIONE RISERVATA