Scrittore, marito e padre. Il 56enne Stefano Ferri è tra le altre cose anche un crossdresser. Indossa sempre e solo abiti da donna, incluse gonne e tacchi e lo fa senza alcun problema. A crearglieli, però, pare siano le altre persone che, col dito puntato, osservano e giudicano il suo aspetto estetico e la sua "scelta di stile".
«Non siamo nel medioevo», ha scritto in un post su Facebook con il quale ha denunciato le battute e le risatine subite in metropolitana a Milano. Ecco cosa è successo.
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Metropolitana a Milano
«Milano, 21 luglio 2023 (prego notare l’anno, non siamo nel medioevo). Metropolitana.
Sto aspettando il treno nella banchina semideserta quando noto una signora in maglietta e pantaloni scrutarmi con sarcasmo.
NON CI HO PIÙ VISTO Milano, 21 luglio 2023 (prego notare l’anno, non siamo nel medioevo). Metropolitana. Sto aspettando...
Pubblicato da Stefano Ferri su Venerdì 21 luglio 2023
«Stop omofobia»
«La guardo con pari sarcasmo e aspetto che la smetta. Smette in fretta, non aveva considerato che avrei preso il toro per le corna. 'Un tempo', le sussurro mentre mi guarda basita, 'erano le donne in pantalone a suscitare questa reazione negli uomini, e oggi siamo unanimi nel ritenere quegli uomini imbecilli'. Pausa scandita ad arte. Sono in forma. 'Pensi quanta gente, in futuro, darà dell’imbecille a lei'. Il sibilo del treno chiude la conversazione», ha concluso il suo racconto Stefano Ferri.
A corollario, l'autore e scrittore ha aggiunto gli hashtag #stopomofobia e #diritticivili. Due messaggi che oggi, più che mai, rivendica con piacere essendo marito, etero e padre di un'adolescente. Ma verso quale futuro ci stiamo dirigendo?
Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Agosto 2023, 18:32
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